Valanga su scialpinisti nel Cuneese, un morto
Gli altri tre sportivi sono riusciti a mettersi in salvo. La vittima faceva parte di un gruppo tra i 40 e i 50 anni di età

C'è probabilmente il vento all'origine della valanga che in Valle Maira, in provincia di Cuneo, ha travolto un gruppo di quattro scialpinisti, uccidendone uno, Lodovico Calandri, 55 anni, trascinato a valle per 300 metri.
Sepolto dalla neve anche un altro componente della piccola comitiva, ma non è stato spinto a valle ed è stato salvato dagli altri due scialpinisti, rimasti illesi. E' andato ugualmente in ospedale per sottoporsi a controlli, ma non ha riportato traumi. La valanga è caduta a quasi 3.000 metri di altitudine, in zona Saretto, al passaggio dei quattro, tutti alpinisti esperti, a pochi metri dall'uscita di un canale sottovento.
Sul posto sono intervenuti i Vigili del Fuoco, con un elicottero del comando di Cuneo e l'unita' cinofila, il Soccorso Alpino e Speleologico Piemontese e il 118. Le operazioni sono state ostacolate dalle cattive condizioni meteorologiche, nevischio e forte vento.
Sulle montagne del Piemonte ci sono stati oggi altri due interventi di soccorso: sempre in valle Maira è stata portata in salvo un'escursionista bloccata su una via ferrata, mentre in alta Valle di Susa, sulle montagne di Cesana (Torino) il Soccorso Alpino, i Vigili del Fuoco e la Croce Rossa sono intervenuti per recuperare 6 migranti diretti in Francia e rimasti bloccati nella neve. Il Piemonte è stato flagellato per tutta la giornata da tempeste di vento sia in alta quota sia in pianura, con raffiche a oltre 90 chilometri orari sul lago Maggiore. Incendi boschivi si sono sviluppati in provincia di Cuneo e nel Biellese, ad Asti sono cadute tegole e grondaie.
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