Il 28enne, residente in provincia di Bergamo, ferì 11 tifosi granata. Secondo la polizia, stava organizzando altre azioni violente
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E' stato Giorgio Evenzio Saurgnani, ultrà 28enne juventino, residente in provincia di Bergamo, a lanciare la bomba carta che durante l'ultimo derby della Mole ferì undici tifosi granata. La Digos di Torino, che nei giorni successivi alla partita aveva già denunciato il giovane, ora ha provveduto all'arresto: secondo la polizia l'ultrà stava organizzando altre azioni violente da realizzare nelle trasferte della Juventus.
L'ultrà si trova ora nel carcere torinese Lorusso e Cutugno, a disposizione dell'autorità giudiziaria. Il giovane si era procurato dei tubi idraulici della lunghezza di tre metri, divisi in bastoni della misura di 70-80 centimetri, che normalmente vengono utilizzati negli scontri tra tifoserie.
Dalle indagini è emerso che il giovane agiva con alcuni complici in modo autonomo, svincolato dalle logiche proprie della tifoseria organizzata. Per questo motivo è considerato dagli inquirenti "capace di azioni sconsiderate e violente". Le indagini della Digos del capoluogo piemontese, coordinate dal sostituto procuratore Andrea Padalino, hanno raccolto nei suoi confronti quelli che gli inquirenti definiscono "elementi indiziari di rilevante importanza".
L'analisi dei filmati registrati sia dal sistema di videosorveglianza interno allo stadio sia dagli operatori della polizia scientifica, nonché quelli amatoriali acquisiti nei giorni successivi, hanno consentito alla polizia di ricostruire la dinamica del lancio e il luogo di partenza, individuato nella parte mediana del settore occupato dalla tifoseria bianconera. Le successiva analisi investigative hanno inoltre consentito di recuperare numerose immagini in cui l'ultrà bianconero viene immortalato con armi da taglio e con bombe carta del medesimo tipo di quella esplosa in occasione del derby.
In un sms inviato a un amico cinque minuti prima di lanciare la bomba carta, Saurgnani scriveva: "Tra poco boom". Il giovane tifoso della Juventus era entrato allo stadio senza biglietto, scavalcando una cancellata e spintonando una steward. Si era poi cambiato in modo da risultare difficilmente identificabile. Saurgnani era stato colpito da Daspo per un anno nel 2009 dopo avere rubato la sciarpa a un tifoso partenopeo durante una trasferta della Juventus a Napoli. Era inserito nella blacklist per l'acquisto di biglietti per le trasferte della tifoseria bianconera.
Inoltre faceva parte, con una decina di altri tifosi tra cui quattro indagati per la stessa bomba carta, di un gruppo WhatsApp chiamato "Cani sciolti". Il gruppetto aveva partecipato a episodi violenti durante l'ultima trasferta della Juventus contro il Verona e programmava, secondo quanto emerso nel corso delle indagini, altre azioni analoghe per la trasferta a Genova con la Sampdoria, poi vietata ai tifosi bianconeri.