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Femminicidio Asti, i video di Floriana Floris prima di essere uccisa: "Non voglio morire, ho una figlia"

"Faccio questo perché se succede qualcosa, sapranno cosa mi hai fatto. Questo non è amore", diceva ancora la vittima

Femminicidio Asti, i video di Floriana Floris prima di essere uccisa: "Non voglio morire, ho una figlia" - foto 1
Da video

Quaranta minuti prima di morire, Floriana Floris, la donna uccisa a Incisa Scapaccino (Asti) il 6 giugno dal compagno reo confesso Paolo Riccone, ha registrato sette video con il cellulare in cui denunciava i maltrattamenti che stava subendo: "Faccio questo perché se succede qualcosa, sapranno cosa mi hai fatto.

Questo non è amore. Non voglio morire. Voglio vivere perché ho una figlia". Nell'ultimo filmato, la donna chiedeva aiuto e il compagno le diceva: "Ammazziamoci insieme", per poi aggredirla. Lo riporta la Repubblica Torino, la quale specifica che dei video ha parlato lunedì, durante la prima udienza del processo davanti alla Corte d'Assise di Alessandria, lo psichiatra Raffaele Pugliese, consulente della pm Eleonora Guerra.

 

I video di Floriana Floris prima della morte

 In uno dei video registrati dalla donna, si sente l'uomo dire "Ti amo" e la vittima rispondere "Questo non è amore". "Se mi tratti così io voglio andarmene. Domani vado dai carabinieri a denunciarti e poi vado dagli assistenti sociali: che mi trovino un'altra casa, prima che io torni a lavorare", aggiungeva Floris, che allora 49enne e originaria di Milano, aveva perso il lavoro ai tempi del Covid e dal 2021 viveva in Piemonte a casa del padre del compagno.  

 

Nell'ultimo video, si sente Floriana gridare: "Io mi chiudo in bagno, Dio, aiuto! Dio, aiutami, aiutami Dio". Sono le ultime parole pronunciate dalla donna nei filmati. Poi la morte. 

 

La ricostruzione dello psichiatra dei momenti che precedono il femminicidio

 Sempre secondo quanto riportato da la Repubblica Torino, Pugliese ha ricostruito i momenti che precedono l'aggressione. Quel giorno, tra la vittima e il compagno era scoppiata una discussione perché lei era esasperata dalla dipendenza dagli psicofarmaci di lui. L'uomo aveva cercato di strapparle (senza successo) il cellulare dalle mani, mentre lei aveva annunciato di volerlo lasciare. "L'imputato, di fronte alla possibilità concreta di perdere il possesso della donna, che riteneva di sua proprietà, le ha detto che senza di lei non poteva vivere e le ha proposto un suicidio di coppia", ha spiegato lo psichiatra. Il resto della storia è negli ultimi video della donna.

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