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Palermo, 20enne ucciso a pugni e calci in testa dopo una serata in discoteca: fermato un giovane

Un coetaneo della vittima avrebbe confessato l'omicidio. Al vaglio le immagini delle videocamere di sorveglianza del locale. I gestori: "La rissa non è iniziata qui"

Un ventenne è stato ucciso nel corso di una rissa scoppiata in seguito a una serata nella discoteca Medusa di Balestrate (Palermo).

La vittima è Francesco Bacchi, 20 anni, figlio di Benedetto "Nini" Bacchi, il re delle scommesse online e finito nell'inchiesta antimafia Game Over. Dopo la chiusura della discoteca alle 3, è scoppiata una rissa in strada e il giovane è stato colpito con un violento pugno in faccia e poi, una volta caduto, con diversi calci alla testa. Il corpo si trova alla camera mortuaria dell'ospedale di Partinico. Per l'omicidio è stato fermato un altro giovane di vent'anni, che avrebbe confessato il delitto dicendo però di non aver avuto intenzione di uccidere il coetaneo con cui aveva avuto una discussione.

 

Palermo, 20enne ucciso a pugni e calci in testa dopo una serata in discoteca: fermato un giovane - foto 1
Tgcom24

 

Bacchi, trasferito all'ospedale di Partinico con un'ambulanza del 118 (la prima telefonata ai soccorritori risale alle 3.10), è morto poco dopo l'arrivo al pronto soccorso.

 

Al vaglio le immagini delle telecamere di sorveglianza

 Il delitto del giovane non avrebbe nulla a che vedere con il padre e con il crimine organizzato. I carabinieri di Partinico che conducono le indagini (coordinati dal procuratore di Palermo Maurizio De Lucia e dal pm Alessandro Macaluso) stanno passando al setaccio le immagini dei numerosi sistemi di videosorveglianza piazzati dal Comune nella zona, dove la discoteca ha aperto soltanto un mese fa. Quella di sabato era la quinta serata, come dicono i gestori, da quando il locale è in attività, e nulla lasciava presagire quanto sarebbe accaduto, tanto che l'ambulanza rimasta prudenzialmente in sosta davanti alla discoteca, come accade per ogni serata, era da poco andata via. Secondo il Giornale di Sicilia, alla rissa, di cui non si conoscono ancora i motivi scatenanti, avrebbero partecipato in sette, ma i colpi mortali nei confronti della vittima li avrebbe inferti un solo giovane. I carabinieri stanno sentendo i testimoni per individuare i responsabili della rissa.

 

Le testimonianze dei gestori della discoteca

 "Smentiamo quello che stiamo leggendo in queste ore. Che la rissa sia partita da dentro il locale. Noi abbiamo chiuso alle 3 meno 5 e quanto si è verificato è avvenuto fuori dalla discoteca. Possiamo solo dire che abbiamo prestato soccorso immediatamente e abbiamo 80 testimoni pronti a dimostrarlo. Siamo sconvolti e in queste ore non pensiamo alla nostra attività ma a quello che è successo al giovane ragazzo. Fuori dalla discoteca abbiamo, per ogni serata, un'ambulanza". È quanto hanno dichiareato i gestori della Medusa, la discoteca di Balestrate, paese del Palermitano dove il ventenne Francesco Bacchi è stato ucciso. "Era stata una serata tranquilla, intorno alle 3 di notte c'era poco lavoro e quindi l'ambulanza, pagata da noi, è andata via. La discoteca ha aperto da pochissimo - hanno detto - era la nostra quinta serata. Non ci aspettavamo nulla di simile e siamo fortemente colpiti. La questura ci chiede dieci addetti, ieri tra uomini della sicurezza e dell'antincendio c'erano 21 persone. C'è stato un controllo del personale Siae, al quale i carabinieri possono chiedere qual era il clima dentro il locale".

 

Il prefetto di Palermo Massimo Mariani, che si è insediato da un paio di mesi, ha affermato che "siamo in presenza di azioni di violenza stupida e aberrante". Alcuni residenti avevano presentato un esposto alle forze dell'ordine per denunciare gli schiamazzi e i rischi legati all'assembramento di giovani davanti alla discoteca, segnalando frotte di ragazzi che facevano uso di droga e alcol e che abbandonavano in strada bottiglie vendute all'esterno del locale da ambulanti abusivi.

 

Le parole del sindaco di Partinico

 È assolutamente necessario che i controlli vengano fatti preventivamente. Perché oggi molti ragazzi bevono e tirano. Servono i test all'ingresso delle discoteche e basta". A dirlo all'Adnkronos è stato Pietro Rao, il sindaco di Partinico (Palermo), il piccolo comune da cui proveniva Francesco Bacchi. "L'ingresso in discoteca deve essere vincolato a un test, solo così potremmo evitare altre morti assurde - ha detto ancora il sindaco Rao - Il consumo di alcolici deve essere limitato. Questi test ormai si trovano al supermercato, deve diventare una condizione fondamentale per l'accesso alle discoteche.
 

Il sindaco di Balestrate, Vito Rizzo, si è detto "sgomento davanti a queste notizie che si ripetono ogni fine settimana in tutta la provincia di Palermo. Davvero non riusciamo a comprendere cosa succede ai nostri giovani".

 

Nell'estate di due anni fa, sempre a Balestrate, era avvenuto un altro omicidio, quello di Vincenzo
Trovato
, 22 anni, morto durante una rissa.

 

Un caso simile alcune settimane fa

 Meno di un mese fa un altro ragazzo era stato ucciso a colpi di pistola all’interno di una discoteca a Palermo. Rosolino Celesia, il giovane di 22 anni del Cep, ucciso tre settimane fa da un colpo d'arma da fuoco al Notr3 di via Pasquale Calvi, nel cuore della zona della movida del capoluogo siciliano. Dell'omicidio si era autoaccusato un minorenne che, insieme al fratello maggiorenne, avrebbe partecipato a una rissa sfociata poi nell’omicidio. 

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