L'ALLARME DEL SINDACATO

Ottomila medici in meno negli ospedali, con le ferie scatta l'emergenza

Nei Pronto soccorso ne mancano duemila rispetto alle necessità. Il ministro Trenta pensa di mandare i militari nel Molise, ma l'assessore regionale D'Amato: "Abbiamo già mandato i nostri medici"

23 Giu 2019 - 19:54
 © ansa

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Pochi medici negli ospedali e nei Pronto soccorso, scatta l'emergenza. "Se ne contano almeno 8mila in meno rispetto al fabbisogno - spiega il segretario del sindacato medici Anaao Carlo Palermo - e 2mila mancano proprio nei Pronto soccorso. Un'emergenza che dura da tempo, ma che si aggrava in estate con le ferie del personale". Al collasso anche i servizi del 118.

A denunciare la situazione particolarmente critica per le emergenze sanitarie è Mario Balzanelli, presidente della Società italiana sistema 118, aggiungendo che in alcuni casi sono state sospese le ferie per garantire l'assistenza.

Molise, Trenta: "Ipotesi di inviare medici militari" - Per risolvere la carenza di personale medico in Molise è intervenuto il ministro della Difesa Elisabetta Trenta, che ha parlato di una "possibilità di inviare medici militari per far fronte alla mancanza di personale sanitario negli ospedali". La responsabile del dicastero ha però sottolineato che "al momento non abbiamo ancora trovato una soluzione, stiamo continuando a cercarla".

Assessore Lazio: "In Molise i nostri medici" - Non si è fatta attendere la replica all'annuncio del ministro. L'assessore alla Sanità della Regione Lazio, Alessio D'Amato, ha scritto in una nota: "Basta pressapochismo. Forse ilministro Trenta non sa che, su sollecitazione del ministerodella Salute, in Molise sono andati gli ortopedici del serviziosanitario del Lazio e in particolare dall'ospedale San Giovanni.Lo abbiamo fatto volentieri in un corretto spirito dicollaborazione tra le Regioni". E ancora: "Non èpossibile che ogni volta che vi sono dei problemi vengonochiamati in causa i militari, prima per le buche di Roma, oraper le carenze di organico. La strada maestra deveessere quella di tornare a investire sul Servizio sanitariopubblico".

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