ai domiciliari

Omicidio Piersanti Mattarella, ex prefetto al gip: "Sul guanto ho fatto confusione"

Filippo Piritore è stato arrestato venerdì con l'accusa di depistaggio in relazione alla nuova inchiesta sull'uccisione dell'allora presidente della Regione Sicilia

25 Ott 2025 - 17:55
1 di 16
© Tgcom24
© Tgcom24
© Tgcom24

© Tgcom24

© Tgcom24

Dopo gli arresti domiciliari, in relazione alla nuova inchiesta sull'omicidio di Piersanti Mattarella, l'ex prefetto Filippo Piritore ha affermato al gip di essere "innocente". "Io entro in uno stato di confusione e ansia. Avrò detto una cosa interpretata male. Mi protesto innocente. Probabilmente ero agitato quando ho detto quelle cose. Non so come è venuto fuori il nome di Lauricella, non so dirlo". Secondo l'accusa avrebbe contribuito, mentendo, a far perdere le tracce del guanto in pelle lasciato nell'auto usata per la fuga da uno dei killer dell'ex presidente della Regione siciliana. "Io non ho occultato nulla - ha aggiunto l'ex prefetto accusato di depistaggio - qualcuno mi avrà detto di procedere in quel modo, forse i miei dirigenti dell'epoca. Io ho fatto solo il mio dovere".

"Qualcuno era già lì"

 "Ai tempi ero alla sezione rapine, il mio superiore era il dottor Contrada ma non avevo rapporti personali con lui - ha continuato Piritore, allora funzionario della Squadra Mobile di Palermo -. Il 6 gennaio (giorno del delitto, ndr) sono stato contattato a casa e mi sono recato sul posto dove era stata trovata l'autovettura. Non ricordo chi c'era ma qualcuno era già lì".

Cosa aveva detto nel 2024

 Ai pm nel 2024 e nelle relazioni degli anni scorsi il funzionario aveva detto di aver dato il guanto a un agente della Scientifica, che però lo ha smentito, che lo avrebbe dato all'allora pm Piero Grasso che ha sempre dichiarato di non aver mai ricevuto l'oggetto. Il guanto sarebbe poi stato dato a un altro poliziotto, Lauricella. Ma nessun Lauricella, allora, era in servizio alla Scientifica. 

Ti potrebbe interessare