Taranto, neonato abbandonato vicino a un cassonetto: trovata la madre
Il piccolo, nato da poche ore, aveva ancora il cordone ombelicale: è stato chiamato Lorenzo. La mamma si è recata dopo qualche ora in ospedale e ora è ricoverata
E' stato chiamato Lorenzo il neonato trovato tra i rifiuti vicino a un cassonetto a Taranto.
A salvarlo, intorno alle 7 del mattino, è stata una donna a spasso con i suoi cani, la cui attenzione è stata attirata dai vagiti del piccolo, che era in una busta, avvolto in una coperta e con accanto un peluche. Sul posto sono intervenuti i sanitari del 118, che hanno trasportato il neonato all'ospedale Santissima Annunziata. Poche ore dopo, in ospedale è arrivata anche la madre.
Anche la madre è ricoverata
Il bambino è apparso subito in buone condizioni. La parte del cordone ombelicale attaccata al neonato, ha spiegato l'azienda sanitaria locale, era ancora fresca. Questo vuol dire che il parto potrebbe essere avvenuto una-due ore prima del ritrovamento. L'altra parte del cordone sarebbe rimasta attaccata alla madre. Infatti, i medici hanno subito lanciato l'allarme: se non assistita adeguatamente, la donna avrebbe rischiato una emorragia. Poche ore dopo il ritrovamento, la mamma del piccolo si è presentata al pronto soccorso.
Il neonato sta bene
La madre del bimbo è una giovane georgiana. Si trova attualmente ricoverata presso il reparto di ginecologia. Il piccolo, invece, dopo l'arrivo al pronto soccorso dell'ospedale SS. Annunziata, è stato trasferito nell'unità di terapia intensiva neonatale. Pesa circa tre chili, sta bene ed è costantemente monitorato per i parametri vitali. Il neonato è stato preso in carico dal professor Federico Schettini, rientrato appositamente dalle ferie, e dalla dottoressa Lucrezia De Cosmo, direttrice dell'Unità di Terapia intensiva neonatale.
"Il piccolo era pulito"
Il direttore generale dell'Asl, Vito Gregorio Colacicco, ha spiegato che il piccolo "era pulito e profumato e forse la mamma sul posto lo ha anche vegliato. Dall'accesso ospedaliero di via Crispi abbiamo la culla della vita, un'apparecchiatura in funzione da tempo che permette di lasciare in un'area protetta un neonato e poi la presenza di sensori all'interno del luogo fa subito intervenire il personale del reparto".
Al via gara di solidarietà
Mario Balzanelli, presidente del Società Italiana Sistema 118, ha rivolto "un appello a tutte le donne, e alle madri, che si trovino in un momento psicologico critico, drammatico: prima di fare qualunque cosa chiamate il 118, che prenderà in carico immediatamente la situazione e verrà in pochi minuti da voi, attivando i percorsi stabiliti. Veniamo noi da voi". Intanto, è partita "la gara di solidarietà per il neonato. Il Comune ha attivato un iban sul quale sarà possibile effettuare donazioni.
Quanto inserito fra l'1.00 e le 8.00 verrà moderato a partire dalle ore 8.00
Nessun commento
Metti il tuo like ad un commento
Sarà pubblicato al più presto sul nostro sito, dopo essere stato visionato dalla redazione
Il commento verrà postato sulla tua timeline Facebook
I commenti in questa pagina vengono controllati
Ti invitiamo ad utilizzare un linguaggio rispettoso e non offensivo, anche per le critiche più aspre
In particolare, durante l'azione di monitoraggio, ci riserviamo il diritto di rimuovere i commenti che:
- Non siano pertinenti ai temi trattati nel sito web e nel programma TV
- Abbiano contenuti volgari, osceni o violenti
- Siano intimidatori o diffamanti verso persone, altri utenti, istituzioni e religioni
- Più in generale violino i diritti di terzi
- Promuovano attività illegali
- Promuovano prodotti o servizi commerciali