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"Ho il diritto di non essere condannata a soffrire": a parlare è una donna campana di 44 anni ed affetta da sclerosi laterale amiotrofica che dopo avere ricevuto dalla propria azienda sanitaria il diniego al suicidio medicalmente assistito si è rivolta ai giudici. A rendere nota la sua storia è l'associazione Luca Coscioni che sottolinea trattarsi della "terza richiesta in regione". La donna ha presentato un ricorso d'urgenza al tribunale di Napoli.