LUTTO NELLE FORZE ARMATE

Morto il generale Franco Angioni | Guidò la prima missione militare italiana all'estero dopo la seconda guerra mondiale

Negli anni 80 è stato a capo del contingente italiano della forza di pace in Libano

28 Ott 2025 - 22:19
 © Ansa

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È morto a 92 anni il generale Franco Angioni. Paracadutista della brigata Folgore, scrisse una pagina importante dell'Italia fin dal 1982, quando fu nominato alla guida di Italcon, il contingente italiano della forza di pace multinazionale in Libano, che arrivò a impiegare fino a 2.500 uomini. "Grande militare e persona di umanità eccezionale, guidò la prima missione militare italiana all'estero dopo la seconda guerra mondiale - ricorda l'ex ministro Valdo Spini, che ne dà notizia -. Una pagina importante nella storia d'Italia. Indimenticabile la sua foto accanto al presidente della Repubblica Sandro Pertini in visita al contingente militare italiano in Libano. Franco Angioni, da militare e da politico, ha saputo gettare un ponte tra forze armate e istituzioni molto importante per la reciproca conoscenza di due mondi spesso separati".

La missione Italcon, nata inizialmente come iniziativa Onu, cambiò volto dopo il veto dell'Urss che annullò l'egida internazionale. Da allora rappresentò uno sforzo soprattutto nazionale, assieme a Francia e Stati Uniti e diventò per il suo approccio un modello a cui si riferirono anche le successive missioni italiane all'estero. In Libano Angioni spinse i propri soldati a conoscere la cultura locale distribuendo libri e consentendo ai militari italiani di comprendere le ragioni delle parti. L'Italia riuscì quindi a proporsi come forza di interposizione, mantenendo ottimi rapporti con la popolazione locale e le diverse parti in lotta, avviando anche la costruzione di ospedali.

Al termine della missione, nel 1984, il comandante di Italcon era già molto popolare nel Paese e negli anni successivi ebbe diversi incarichi ai vertici militari italiani. Nel 2001 entrò in politica e fu eletto alla Camera dei deputati nelle politiche come indipendente in quota Democratici di Sinistra: da allora è stato segretario della commissione Difesa della Camera fino al 2006.