“Le Iene” aspettano l'ultrà del Catania all'uscita del carcere dove il 31enne ha scontato 8 anni e 8 mesi di reclusione
"Sono un uomo finalmente libero". Queste le parole a "Le Iene" di Antonino Speziale uscito dal carcere di Messina dopo aver scontato la sua pena. L'ultrà del Catania è stato condannato a otto anni e otto mesi di reclusione per l'omicidio preterintenzionale dell'ispettore capo di polizia Filippo Raciti, rimasto ferito mortalmente durante gli scontri allo stadio Angelo Massimino il 2 febbraio del 2007. Il 31enne continua ancora oggi a dichiararsi innocente e ai microfoni del programma di Italia 1 racconta: "Ci sono stati tanti errori giudiziari. Non si può morire per una partita di calcio, ma chi sa avrebbe dovuto parlare dal primo momento".
Speziale, che è stato accolto all'uscita del carcere dalle "Iene", durante il percorso in macchina per raggiungere la casa dei genitori ha ricordato la sua vita in carcere: "È stato difficile, sei scordato là dentro". Ad aspettare Antonino c'era anche la gente del suo quartiere, tanti gli abbracci in strada e gli applausi dai balconi per l'ultrà del Catania. Poi l'incontro con la madre che lo ha abbracciato a lungo senza riuscire a trattenere le lacrime. "Sto tornando a essere un bambino, devo ricominciare a vedere il mondo", ha dichiarato infine Speziale.