I carabinieri ancora stanno cercando di capire cosa sia successo
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"Per quanto possa sembrare assurdo, sembra davvero uno strano incidente. Non sappiamo ancora niente, l’autopsia deve essere fatta. Non è che abbiamo dati per cui possiamo essere sicuri". Sono le parole di Simone Borali a NewsMediaset. Simone è uno dei quattro figli di Bruna Calegari, la donna di 59 anni trovata senza vita all'interno del suo ufficio nel municipio di Zandobbio, Bergamo. Uccisa, forse, da una forbiciata al cuore. Disgrazia o omicidio? I carabinieri di Bergamo battono entrambe le piste.
Verso le 13 si è sentito un doppio tonfo nella stanza. Nessuno è andato a controllare. Un’ora dopo è stato rinvenuto il corpo senza vita. Il figlio Simone, che vive a Berlino, è rientrato immediatamente per star vicino ai suoi affetti e ha affidato le sue parole - a nome della famiglia - all’inviato di NewsMediaset Enrico Fedocci, in attesa dello svolgimento delle indagini affidate ai carabinieri del Comando Provinciale di Bergamo: “La cosa su possiamo essere certi è il fatto che era un ambiente controllato, da telecamere. Perciò se c’è stato un qualunque tipo di colluttazione, sicuramente si saprà chi è entrato e chi non è entrato. Però - continua - conoscendo mia mamma e conoscendo le persone con cui lavorava non credo proprio ci sia stata una situazione del genere. Per quanto strano possa sembrare, sembra davvero un insolito ed improbabile incidente”.
Simone, poi descrive la madre: “Mia madre era una persona d’ora. Era una di quelle una persone che la società non dovrebbe perdere in un modo così stupido. Ci affidiamo a quello che le forze dell’ordine stanno facendo. Credo che sia la cosa migliore da fare e onestamente non è che possiamo cambiare le cose fatte. Qualunque cosa possa essere svolta - indagini o non indagini - la giustizia, nel caso ci sia stata una colluttazione, un omicidio... è importante, ma non cambia il fatto che mia mamma è morta. Punto. L’importante è concentrarsi su quello che è rimasto, stare bene con la famiglia. Fine. Il terzo figlio di Bruna Calegari spiega poi come è stata presa la notizia della tragedia dai familiari: “Sono cose delicate. Più che mio fratello piccolo che ha 15 anni e può capire, sono i nipotini quelli che sono delicati. Prenderemo le nostre decisioni in base a quello che i loro genitori ritengono sia giusto fare”.
Ecco come ricorda la madre: “Un ricordo della mia mamma? Mia mamma è una di quelle persone che è difficile descrivere con parole, perché, sai, la vita di una persona è difficile da descrivere con un centinaio di parole, ok?, è credo che tu da giornalista lo possa capire. Però, se davvero dovessi dire qualcosa, parole come una persona d’oro, una persona davvero altruista, che, per quanto semplice aveva i suoi modi di fare, la sua routine, che ti insegnava le cose, le cose giuste, trasmetterti i valori di una volta, non saprei come definirla in un modo più chiaro. Una persona limpida. Una persona di quelle semplici, di una semplicità difficile vedere al giorno d’oggi.