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Milano, uomo ucciso nel giardino di casa della ex fidanzata: fermato il nuovo compagno della donna

Un 37enne di Paderno Dugnano è ritenuto lʼautore dellʼomicidio. Ferita a un fianco, la vittima è stata trasportata allʼospedale Niguarda, dove poche ore dopo è morto

Milano, uomo ucciso nel giardino di casa della ex fidanzata: fermato il nuovo compagno della donna - foto 1
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Un uomo di 43 anni, Giuseppe Alessio, è morto dopo essere stato ferito al fianco da una coltellata, all'interno del cortile della villetta dove vive la sua ex fidanzata a Cusano Milanino, alle porte di Milano.

A ferirlo, intorno alle 11, sarebbe stato il nuovo compagno della donna, il 37enne Paolo Minolfi, dopo averlo sorpreso all'interno della proprietà. Il presunto aggressore è stato fermato dai carabinieri perchè ritenuto l'autore dell'omicidio.

I due si sono affrontati intorno alle 11, a Cusano Milanino, nel giardino della villa di una donna di 41 anni, ex compagna della vittima che da qualche giorno aveva una relazione con l'aggressore.

Secondo una prima ricostruzione, Alessio si sarebbe introdotto nel cortile dell'abitazione della ex scavalcando il cancello, per poi trovarsi davanti il neo fidanzato, con il quale sarebbe nato un violento alterco. Poi, all'improvviso, il 37enne avrebbe estratto un coltello e trapassato con un fendente l'addome del rivale. Ferito, il 43enne si è accasciato a terra all'esterno della proprietà della sua ex compagna, dove è stato soccorso dal 118, ormai in arresto cardiaco. Dopo averlo stabilizzato i soccorritori lo hanno trasportato a sirene spiegate all'ospedale Niguarda di Milano, dove l'uomo è deceduto poco più tardi.

I carabinieri di Sesto San Giovanni (Milano), arrivati sul posto su richiesta degli operatori sanitari e coordinati dal Pm di Monza Emma Gambardella, hanno trovato in casa sia l'aggressore che la sua fidanzata. In cucina, nella lavastoviglie, sarebbe anche stata rinvenuta la presunta arma del delitto. Entrambi sono stati portati in caserma per essere sentiti, lei solo come persona informata sui fatti, lui come sospetto killer. Minolfi, faccia a faccia con gli inquirenti, a quanto si apprende non avrebbe proferito parola. Successivamente gli sono state formalizzate l'accusa di omicidio volontario e i carabinieri lo hanno arrestato e trasferito nel carcere di Monza.

Movente del delitto, stando ai legami tra le persone coinvolte, potrebbe essere la gelosia della vittima, che non sarebbe mai stata denunciata dalla sua ex per stalking o minacce. Non risultano pregressi attriti tra i due uomini.