Il caso

Morta per un tiramisù non vegano a Milano: i produttori patteggiano

La ragazza si chiamava Anna Bellisario e aveva 20 anni. Nel 2023 è deceduta dopo aver mangiato il dolce contenente  mascarpone

11 Giu 2024 - 12:12
 anna belisario © Facebook

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Hanno patteggiato a un anno, con pena convertita in sanzione pecuniaria pari a 10mila euro ciascuno, Giuseppe Loiero e la madre Giovanna Anoia, rispettivamente legale rappresentante e responsabile delle linee produttive della Glg srl, accusati in concorso di omicidio colposo della 20enne Anna Bellisario. La ragazza aveva mangiato un tiramisù venduto come vegano ma che in realtà conteneva mascarpone per lei letale.

Il caso

 La giovane ha perso la vita il 5 febbraio 2023, dopo dieci giorni di coma a causa dello shock anafilattico provocato dal dessert. Anna soffriva di una grave allergia e non poteva mangiare alimenti che contenessero tracce di latte. Dagli accertamenti della Procura, è emerso che il dolce conteneva mascarpone perché si "preparavano i prodotti vegani e non vegani nello stesso ambiente, in contemporanea sullo stesso tavolo", azione che portava a una contaminazione tra "preparati di origine animali" con "ingredienti di origine vegetale".

Secondo quanto stabilito dal patteggiamento è stata revocata la misura interdittiva per ciascuno degli imputati e c’è stato "un pieno risarcimento delle parti civili", la vittima e il suo fidanzato. Inoltre, "sono state fatte tutte le azioni di rimedio che accertassero che la società adesso è assolutamente in regola e che ha fatto una serie di migliorie importanti". Il legale ha osservato che questo patteggiamento è "l'attestazione di come la giustizia riparativa può funzionare nel modo migliore quando viene approcciata con serietà". 

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