Quando ha cercato di chiedere aiuto un gruppetto di persone l'ha minacciata: "Se osi chiamare l'ambulanza ti meniamo"
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Si trovava al parco Forlanini di Milano con i suoi due cani qundi, all'improvviso ha visto un uomo riverso a terra: "Era sdraiato in posizione innaturale, a faccia in giù, appena l’ho visto mi sono messa d’istinto a correre. Le persone quasi gli camminavano sopra, nessuno si interessava del suo stato". A raccontare i fatti, che risalgono a domenica 29 luglio, al Corriere della Sera è un'avvocato, Beatrice Bordino, che prosegue: "Non si muoveva, ho pensato al peggio, mi si è gelato il sangue nelle vene". Così, la donna ha fatto il gesto di prendere il cellulare per chiedere aiuto, ma un gruppetto di persone lì vicino ha iniziato a gridarle contro: "Se osi chiamare l’ambulanza ti meniamo maledetta tr..., bisogna lasciarli morire questi immigrati di m... ricordati che i soccorsi li paghiamo noi contribuenti mica questi negri"
Quel gruppetto di persone continua a minacciarla. Alcuni le dicono: "Lavati le mani che ti prendi le malattie". Tra loro c'è anche una signora di 70 anni che commenta: "Spero che Dio ascolti le mie preghiere e che affondi tutti i barconi".
L'uomo riverso a terra, un ecuadoriano di circa 30 anni che inizia, "era solo molto ubriaco, ma aveva evidente bisogno di soccorsi". Dopo averlo trascinato all'ombra, Beatrice si dirige verso quel gruppo di persone che l'aveva insultata e dice: "Ma siete impazziti? Guardate che esiste l’omissione di soccorso". In quel momento la donna teme di essere linciata e un'addetto Amsa presente tra quelle persone le dice: "Nessuno vuole venire a lavorare qua, sporcano tutto e poi tocca a noi pulire".
Beatrice se ne va tremando, poi ferma due vigili e spiega quanto accaduto poco prima. "Ce ne sono tanti...", la risposta che riceve. Infine si siede su una panchina e scoppia in lascime: "Nessuno mi farà diventare una non-persona. Voglio denunciare questi comportamenti, non resto in silenzio".