Pesaro, scatta una foto alla nonna nella bara e la pubblica su Facebook: scoppia la rissa in obitorio
I parenti si sono scagliati contro la giovanissima nipote chiedendo la rimozione dell'immagine dai social. E' dovuta intervenire la polizia per poter celebrare i funerali
Ha pensato che l'ultimo saluto alla nonna andasse immortalato e condiviso sui social: così un'adolescente ha scattato la foto alla donna ricomposta nella bara all'interno dell'obitorio dell'ospedale di Pesaro e ha pubblicato l'immagine su Facebook.
Ma subito dopo, qualcuno tra i famigliari si è accorto del gesto ed è scoppiata una rissa tra parenti all'interno della camera mortuaria. I più chiedevano alla giovane nipote di rimuovere la foto dai social. L'intervento della polizia ha riportato la calma e permesso la successiva celebrazione dei funerali dell'anziana.
La notizia è stata riportata da Il Resto del Carlino. Quando la richiesta di rimozione dell'immagine della defunta è degenerata in urla e spintoni in obitorio, è stato necessario chiamare la polizia.
Non tutti i parenti, infatti, avevano apprezzato la pubblicazione della foto della donna dentro la bara diffusa sui social. La giovanissima si giustificava dicendo che la condivisione con i propri follower era un modo per trovare conforto al lutto.
Quanto inserito fra l'1.00 e le 8.00 verrà moderato a partire dalle ore 8.00
Nessun commento
Metti il tuo like ad un commento
Sarà pubblicato al più presto sul nostro sito, dopo essere stato visionato dalla redazione
Il commento verrà postato sulla tua timeline Facebook
I commenti in questa pagina vengono controllati
Ti invitiamo ad utilizzare un linguaggio rispettoso e non offensivo, anche per le critiche più aspre
In particolare, durante l'azione di monitoraggio, ci riserviamo il diritto di rimuovere i commenti che:
- Non siano pertinenti ai temi trattati nel sito web e nel programma TV
- Abbiano contenuti volgari, osceni o violenti
- Siano intimidatori o diffamanti verso persone, altri utenti, istituzioni e religioni
- Più in generale violino i diritti di terzi
- Promuovano attività illegali
- Promuovano prodotti o servizi commerciali