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Yara, respinte le eccezioni della difesa Giudici: telecamere solo per sentenza

La Corte ha ritenuto che il capo di imputazione nei confronti di Bossetti fosse sufficientemente determinato. Il processo ricomincia a settembre

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Nuova udienza a Bergamo del processo nei confronti di Massimo Bossetti, il muratore di Mapello in carcere da oltre un anno per l'omicidio di Yara Gambirasio. La Corte di Assise ha respinto tutte le eccezioni preliminari sollevate dalla difesa. Il processo, pertanto, prosegue. I giudici, inoltre, hanno ammesso le telecamere unicamente nel momento della lettura della sentenza.

La Corte ha deciso che non vi sia un "interesse sociale particolarmente rilevante" che possa mettere in secondo piano quelle che sono le esigenze di regolarità del dibattimento e di tutela delle parti. Alla presenza delle telecamere in aula si erano opposti il pm e le parti civili, mentre la difesa di Yara Gambirasio si era associata alle richieste delle parti civili stesse.

Le richieste degli avvocati Claudio Salvagni e Paolo Camporini riguardavano una presunta indeterminatezza del capo di imputazione del quale la difesa di Bossetti chiedeva la nullità. I giudici hanno invece ritenuto che il capo di imputazione fosse sufficientemente determinato. Respinta anche la richiesta di nullità della relazione del Ris dei carabinieri sul Dna di ignoto 1 che si rivelò essere poi corrispondente a quello del muratore bergamasco.

Escluse, sulle prove chieste da accusa e difesa nel processo, la documentazione e le relative testimonianze riguardanti la vicenda del marocchino Mohamed Fikri, scagionato in relazione al delitto, e le ricevute del motel nel quale si sarebbero incontrati Marita Comi, moglie dell'imputato Massimo Bossetti, e un suo presunto amante. Era questa una prova chiesta dal pm.

Legale di Bossetti: "Non conosceva Yara" - "Massimo Bossetti e Yara non si conoscevano né si potevano conoscere. Yara era una ragazzina ingenua, immacolata e con la vita di una bambina: se l'obiettivo dell'accusa è il contrario vogliamo sentircelo dire chiaramente". Lo ha detto Paolo Camporini, uno dei due legali del muratore, chiedendo che non vengano ammessi alcuni testi che dovrebbero confermare un qualche contatto tra i due. I testi della difesa sono invece oltre 700.

Il processo ricomincerà l'11 settembre. I giudici hanno fissato un fitto calendario composto da una ventina di udienze da settembre alla fine di dicembre.