Brescia, questo il responso della Corte d'Appello. L'omicidio si consumò a Crema nella notte tra il 20 e il 21 luglio 2011
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La Corte d'Appello di Brescia ha confermato la condanna all'ergastolo per Maurizio Iori, l'ex primario accusato di aver ucciso l'ex compagna 43enne, Claudia Ornesi, e la figlia Livia, di due anni e mezzo, nata dalla loro relazione. L'omicidio si consumò a Crema nella notte tra il 20 e il 21 luglio 2011. Iori, che ha sempre respinto le accuse, era in aula al momento della lettura della sentenza.
Sono stati confermati anche i due anni di isolamento. All'ex primario è stata tolta la patria potestà. Confermate anche le provvisionali come risarcimento del danno. Dopo la lettura della sentenza, Maurizio Iori si è seduto e ha detto ai suoi avvocati, Michele Bontempi ed Elena Frigo: "Ditemi che è successo davvero, e che non è un incubo". Paola Caroselli, madre di Iori, è scoppiata in lacrime. "Me lo fanno morire in carcere, è un innocente in carcere, trattato come un delinquente", ha detto. Poi ha urlato: "Maledetti".
"E' finita come doveva finire - ha detto fra le lacrime Pasqua Ornesi, mamma e nonna delle vittime - doveva essere solo così. Spero che Iori apra il suo cuore al pentimento". "Sono due martiri che vanno dritto verso Dio", ha aggiunto Gianstefano, il papà di Claudia Ornesi, l'ex compagna trovata morta con la figlia Livia, avvelenate dal gas sprigionato da bombole per il campeggio posizionate attorno al letto matrimoniale sul quale erano sdraiate, la mattina del 21 luglio 2011, nel loro appartamento di Crema (Cremona).
Nel suo intervento, il procuratore generale aveva usato queste parole: "Se assolvete Iori, condannate idealmente Claudia ad essere l'assassina di sua figlia". Infatti in un primo tempo la morte di madre e figlia parve come un omicidio-suicidio architettato da Claudia Ornesi che non si era rassegnata alla separazione da Maurizio Iori, che la sera prima del decesso di entrambe era stato a cena da loro. Prima di aprire le bombole del gas, il medico avrebbe sedato le due donne mettendo dello Xanax nel cibo.