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Scritte razziste su muro di casa, madre adottiva: "Anche colpa di Salvini"

Il leader della Lega replica: "Rispetto il suo dolore e abbraccio suo figlio senegalese condannando ogni tipo di razzismo, ma la signora rispetti la richiesta di sicurezza e legalità che arriva dagli italiani"

Scritte razziste su muro di casa, madre adottiva:
ansa

"Quello che sta accadendo in Italia è amplificato anche da politici come Matteo Salvini".

Lo ha detto Angela Bedoni, mamma adottiva di Bakary Dandio, 22enne senegalese, commentando le scritte razziste "Ammazza al negar" comparse sul muro del palazzo in cui vive con la famiglia nel Milanese. Il leader della Lega ha replicato:  "Rispetto il dolore di una mamma e condanno ogni forma di razzismo, ma gli italiani chiedono sicurezza".

La replica di Matteo Salvini - "Io rispetto il dolore di una mamma, abbraccio suo figlio e condanno ogni episodio di razzismo - ha ribadito il vicepremier della Lega -. E la signora rispetti la richiesta di sicurezza e legalità che arriva dagli italiani, che io concretizzo da ministro". "Bloccare gli scafisti e i loro complici, fermare l'immigrazione clandestina, assumere poliziotti, installare telecamere ed espellere i criminali è semplicemente giustizia, non è razzismo né tantomeno fascismo", ha aggiunto.

I carabinieri hanno aperto un'inchiesta - La scritta è stata scoperta lunedì, là dove la settimana scorsa ne erano comparse altre due, "Pagate per questi negri di merda" e "Italiani=merda". Angela Bedoni e il marito Paolo Pozzi avevano già sporto una prima denuncia. I carabinieri di San Donato Milanese hanno inviato tutte le carte alla Procura di Lodi, che ha aperto un fascicolo, e le indagini sono a tutto campo per capire la matrice del gesto e se ci sia dietro la stessa mano, come viene da pensare.

Angela Bedoni: "Decreto sicurezza mette in difficoltà molte persone" - La madre di Bakary ha spiegato che "questo episodio è il primo del genere nella vita di mio figlio, ma forse perché clima di oggi non è il clima che si respirava tre anni fa". "Il problema è che l'immigrazione non è un problema", ha aggiunto. "Bisogna non chiudere i porti, ma costruire ponti. Spero che a livello politico nazionale arrivi una condanna su quello che è successo a noi", ha continuato la mamma di Bakary. "Il decreto sicurezza - ha infine osservato - oggi mette in difficoltà molte persone. Ed è anche una questione di cultura. È importante capire cosa è successo in Italia prima del '45 e oggi".

Scritte razziste su muro di casa, madre adottiva:
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