Sanità in Lombardia, la nascita dei pronto soccorso a pagamento
Il caso nel servizio di “Fuori dal Coro”
Anche in Lombardia la sanità pubblica mostra segnali di affanno tra liste d'attesa sempre più lunghe e carenza di medici, soprattutto nei pronto soccorso. Un'inchiesta di "Fuori dal Coro" fa luce sulla rete di cliniche private che offrono, dietro pagamento, prestazioni urgenti del tutto simili a quelle erogate dai pronto soccorso del Servizio Sanitario nazionale. A Varese ad esempio servono fino a 14 ore di attesa per una visita mentre è nulla in strutture di "primo accesso". "Costa 150 euro, poi da lì scaturisce l'eventuale indagine conoscitiva", spiega un'addetta.
Per legge una clinica privata non può definirsi pronto soccorso eppure di fatto i servizi offerti sono pressoché gli stessi. Sui social alcune di queste strutture elencano le prestazioni di "primo soccorso" in caso di urgenza. Come mostrano le immagini del programma di Rete 4, la situazione appare simile anche in altri comuni lombardi. A Lecco un'intera ala del pronto soccorso è inagibile a causa di lavori edilizi ma a pochi chilometri è aperto un "ambulatorio di primo servizio". "Qui offriamo le stesse prestazioni ma siamo più veloci", spiega una dottoressa. Per un controllo rapido, un paziente arriva a spendere 170 euro con la possibilità di fissare esami diagnostici.
Quanto inserito fra l'1.00 e le 8.00 verrà moderato a partire dalle ore 8.00
Nessun commento
Metti il tuo like ad un commento
Sarà pubblicato al più presto sul nostro sito, dopo essere stato visionato dalla redazione
Il commento verrà postato sulla tua timeline Facebook
I commenti in questa pagina vengono controllati
Ti invitiamo ad utilizzare un linguaggio rispettoso e non offensivo, anche per le critiche più aspre
In particolare, durante l'azione di monitoraggio, ci riserviamo il diritto di rimuovere i commenti che:
- Non siano pertinenti ai temi trattati nel sito web e nel programma TV
- Abbiano contenuti volgari, osceni o violenti
- Siano intimidatori o diffamanti verso persone, altri utenti, istituzioni e religioni
- Più in generale violino i diritti di terzi
- Promuovano attività illegali
- Promuovano prodotti o servizi commerciali