Qatargate, Corte di Brescia: "Consegnare la moglie di Panzeri al Belgio"
La donna, arrestata come il marito, la figlia Silvia e altre persone, è accusata di concorso in associazione per delinquere, corruzione e riciclaggio e si trova ai domiciliari
La Corte d'Appello di Brescia, in merito al Qatargate, ha dato il via libera alla consegna alle autorità belghe di Maria Dolores Colleoni, moglie dell'ex europarlamentare Antonio Panzeri.
E' stata dunque accolta la richiesta del mandato d'arresto europeo firmato dal giudice di Bruxelles Michel Claise, titolare dell'inchiesta sulla presunta corruzione ai Mondiali. La donna, arrestata come il marito, la figlia Silvia e altre persone, è accusata di concorso in associazione per delinquere, corruzione e riciclaggio e si trova ai domiciliari. La decisione presuppone il suo rientro in carcere e per evitare ciò la difesa impugnerà il provvedimento in Cassazione.
I giudici bresciani hanno accolto la richiesta contenuta nel mandato d'arresto europeo che spalanca le porte del carcere anche per Colleoni, dal 10 dicembre ai domiciliari, così come la figlia Silvia, la cui eventuale consegna verrà decisa martedì. Il collegio, nonostante le questioni sollevate dalle difese ha accolto l'istanza contenuta nel mandato di arresto europeo firmato da Claise.
Giudici: "Se condannata, espii la pena in Italia" - La Corte di Appello di Brescia, nel dare il via libera alla consegna di Colleoni, alle autorità del Belgio, ha posto la condizione in base alla quale "qualora la signora dovesse essere condannata definitivamente, espierà la pena e/o la misura di sicurezza in Italia". Lo hanno spiegato i difensori della donna, gli avvocati Angelo De Riso e Nicola Colli, i quali stanno valutando l'ipotesi di un ricorso in Cassazione. I legali hanno comunque sottolineato che in Belgio esistono gli strumenti affinché Colleoni, dopo il trasferimento in carcere, "possa tornare ai domiciliari".
Moglie panzeri: "Mai fatto vacanze da 100mila euro" - Da parte sua Colleoni, davanti ai giudici della Corte d'Appello di Brescia, si è dichiarata estranea ai fatti. "Le vacanze da 100mila euro non sono mai state fatte. Inoltre non sapevo degli affari di mio marito", ha detto infatti la donna facendo riferimento a un'intercettazione in cui, parlando con il marito, avrebbe fatto riferimento alla vacanza extra lusso.
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