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Milano, toglievano multe in cambio di cene e sedute in centri benessere: arrestate tre donne

Coinvolte unʼagente e due impiegate. Usavano il codice di bollettini già pagati per "coprire" sanzioni ancora da saldare.

Milano, toglievano multe in cambio di cene e sedute in centri benessere: arrestate tre donne - foto 1
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Avrebbero cancellato multe o le avrebbero fatte pagare in misura ridotta in cambio di soldi, cene in ristoranti e trattamenti estetici e sanitari.

Per questo i carabinieri del Comando provinciale di Milano hanno arrestato un'agente della polizia locale di 57 anni e due impiegate. Le tre sono accusate, a vario titolo, di accesso abusivo a sistema informatico, frode informatica e falsità materiale. Il trucco era semplice: accedendo al database, avrebbero copiato un codice di pagamento già usato, in modo da passare per saldate contravvenzioni ancora da pagare. Il danno è di circa 30mila.

In un anno e mezzo di indagini gli investigatori sono riusciti ad accertare trentatrè operazioni illecite. La prima denuncia è stata presentata nel gennaio 2018 a Rozzano, comune dell'hinterland milanese. Un cittadino aveva multe arretrate per 2.500 euro e aveva ricevuto la proposta di pagarne solo la metà in contanti. Colpito dalla strana offerta, aveva deciso di raccontare tutto ai militari dell'Arma. Da quel primo episodio il giro di 'clienti' delle tre donne ha cominciato ad allargarsi, fino a coinvolgere decine di persone, al momento tutte indagate. Il danno erariale al Comune è stato stimato in oltre 31mila euro.

La frode veniva compiuta tramite computer. Dall'ufficio dove lavoravano le tre donne cambiavano il codice alfanumerico della multa, facendola risultare al sistema come già pagata. A quel punto si facevano corrispondere una somma o un regalo in cambio del favore. "In quell'ufficio si gestiscono oltre 3 milioni e mezzo di sanzioni l'anno e tutto si basa sull'onestà dei tanti impiegati che fanno un lavoro delicato" ha commentato il comandante della polizia locale di Milano, Marco Ciacci. "Queste persone, oltre a ledere l'interesse dalla collettività, hanno minato l'onestà di tutti gli operatori di polizia".

Le indagini dell'operazione denominata 'Ghisa scura', dal nome con cui vengono chiamati i vigili a Milano, sono state complicate anche e soprattutto per rintracciare gli autori della frode: le tre donne sono state pedinate e intercettate per verificare il loro coinvolgimento.