Milano, sequestrati 500 peluche Huggy Wuggy non a norma
Al titolare del negozio, dove sono stati ritirati i pupazzi dai denti aguzzi, è stata elevata una multa di 5mila euro
La polizia locale di Milano ha sequestrato 500 pupazzi in peluche non a norma con le fattezze di Huggy Wuggy, personaggio in voga tra i bambini appassionati di videogiochi.
Al titolare del negozio, dove sono stati ritirati i pupazzi, è stata elevata una multa di 5mila euro.
Etichettatura non conforme - I pupazzi non avevano un'etichettatura conforme con le norme di tracciabilità che ne consentono la vendita in Italia: riportavano infatti solo la scritta "made in China" senza le avvertenze d'uso, il nome dell'importatore e del fabbricante. I peluche venivano venduti a 1-2 euro ciascuno a seconda delle dimensioni ed erano accatastati in alcuni scatoloni appoggiati sul pavimento, in evidenza e a disposizione della clientela.
Non appropriato per i bimbi - Huggy Wuggy è anche oggetto di una raccomandazione da parte della polizia postale e, per questo, i controlli degli agenti si sono indirizzati su questo prodotto. Il personaggio si rifà al videogioco Poppy Playtime, raccomandato solo per ragazzi di età superiore ai 12 anni perché i contenuti potrebbero non essere appropriati ai più piccoli se non sotto la supervisione da parte degli adulti. I suoi denti aguzzi e il contesto del gioco, infatti, ne fanno un personaggio minaccioso e potenzialmente ansiogeno.
TI POTREBBE INTERESSARE
Quanto inserito fra l'1.00 e le 8.00 verrà moderato a partire dalle ore 8.00
Nessun commento
Metti il tuo like ad un commento
Sarà pubblicato al più presto sul nostro sito, dopo essere stato visionato dalla redazione
Il commento verrà postato sulla tua timeline Facebook
I commenti in questa pagina vengono controllati
Ti invitiamo ad utilizzare un linguaggio rispettoso e non offensivo, anche per le critiche più aspre
In particolare, durante l'azione di monitoraggio, ci riserviamo il diritto di rimuovere i commenti che:
- Non siano pertinenti ai temi trattati nel sito web e nel programma TV
- Abbiano contenuti volgari, osceni o violenti
- Siano intimidatori o diffamanti verso persone, altri utenti, istituzioni e religioni
- Più in generale violino i diritti di terzi
- Promuovano attività illegali
- Promuovano prodotti o servizi commerciali