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Madre e figlia uccise a Parma, il figlio della vittima confessa il duplice omicidio

Solomon Nyantakyi è stato fermato martedì sera alla Stazione Centrale di Milano. Gli ex allenatori Donadoni e Lucarelli lo ricordano come un ragazzo taciturno e che aveva sofferto di depressione

Madre e figlia uccise a Parma, il figlio della vittima confessa il duplice omicidio - foto 1
tgcom24

Solomon Nyantakyi, il 21enne ghanese fermato a Milano dalla polizia per il duplice omicidio avvenuto a Parma, ha confessato di aver ucciso a coltellate la madre e la sorellina.

Il giovane, che risultava irreperibile dal ritrovamento dei corpi, è stato fermato martedì sera dalla Polfer alla Stazione Centrale di Milano, dove gli agenti l'hanno riconosciuto e bloccato.


Donadoni: "Era un ragazzo tranquillo" - "Ricordo Solomon, si allenava con noi del Parma e lo portai in panchina più di una volta. Non è facile inquadrare il carattere di un giovane calciatore in una squadra di A, ma ricordo che era un ragazzo tranquillo, anzi direi taciturno. E se davvero è stato lui, è difficile capire cosa possa essere passato per la sua testa". E' sbigottito e attonito Roberto Donadoni, allenatore del Bologna che portò in prima squadra al Parma Solomon Nyantakyi. "Veniva dalle giovanili del Parma - aggiunge Donadoni - era un centrocampista, poi quando la società è fallita non so che percorsi abbia preso".

 

Lucarelli: "Aveva sofferto di depressione" - "Dal suo comportamento estroverso nelle giovanili del Parma si vedeva che aveva dei problemi - commenta Cristiano Lucarelli, ex attaccante del Livorno e della nazionale che allenò il giovane ghanese nelle giovanili del Parma - Però mai, mai, mai l'ho visto alzare la voce, litigare con qualcuno, avere una reazione scomposta. Era ipereducato. Ora sono scosso. Era esattamente quel tipo di ragazzo dal quale non ti aspetteresti mai una cosa del genere". Lucarelli non sa se negli anni passati Solomon Nyantiakyi era in cura da uno psicologo, ma sottolinea di aver provato "ad aiutarlo" per la sua depressione. "Sapevo, e lo chiamai al Cuoiopelli, in LegaPro: è la squadra di Santa Croce sull'Arno, 200 chilometri da Parma. Si allenò con noi quindici giorni, poi scappò. Venne da me a dire che gli mancava la famiglia, gli amici, la casa. Pensai fosse nostalgia. E ora sono sconvolto".

Di Solomon parla anche l'altro Lucarelli, Alessandro, capitano del Parma anche negli anni in cui il giovane ghanese si aggregò alla prima squadra in A. "Anche io avevo sentito parlare della sua depressione. Era molto tranquillo, un po' chiuso, non legava con nessuno in particolare: qualcosa di singolare tra i suoi coetanei, specie i ragazzi africani molto estroversi. E ora questa cosa incredibile".

Lo shock del padre - Scioccato il padre, Fred Nyantakyi, che al momento dell'accaduto si trovava a Londra. Dopo essere stato dipendente per 15 anni di una azienda di prodotti gastronomici del Parmense, l'uomo ha deciso di tentare la fortuna nella capitale britannica e non aveva nascosto il desiderio di poter trasferire tutta la famiglia.