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Covid, Gallera: "Non richiamo i medici dalle ferie per i vaccini" | Ma la Lega lo censura

Lʼassessore regionale alla Sanità afferma che non richiamerà i medici dalle ferie per la somministrazione delle dosi. Fonti leghiste: "Parole che non rappresentano il pensiero del governo lombardo"

 giulio gallera
Ansa

La Lombardia, al 31 dicembre, risulta l'ultima Regione per vaccinazioni anti-Covid effettuate. "Agghiacciante una simile classifica. Ma la Lombardia rispetterà i tempi, siamo una Regione seria", commenta l'assessore regionale alla Sanità, Giulio Gallera. E annuncia che non farà rientrare dalle ferie i medici "per effettuare un vaccino nei giorni di festa". La lega però lo censura: "Non rappresenta il pensiero del governo lombardo". Il capogruppo in Regione, Roberto Anelli, rincara: "Non sta né in cielo, né in terra".

In un'intervista a La Stampa, Gallera annuncia da lunedì seimila vaccinazioni al giorno nei 65 hub regionali: "I conti facciamoli tra 15-20 giorni". E precisa che alla Lombardia "avevano detto che i vaccini sarebbero arrivati a metà gennaio, poi il 4 gennaio. E noi ci siamo organizzati per quella data. Solo nelle strutture sanitarie pubbliche ci sono 120mila dipendenti. Non ci si può improvvisare, abbiamo preparato un`agenda. Il 31 era l`ultimo giorno dell`anno, poi ci sarebbero stati tre giorni di festa".

 

"Non richiamo i medici dalle ferie" - "Abbiamo medici e infermieri che hanno 50 giorni di ferie arretrate", prosegue l'assessore. "Non li faccio rientrare in servizio per un vaccino nei giorni di festa. Ma assicuro tutti che faremo in tempo, nei tempi previsti. La vaccinazione è una priorità. E il 17 gennaio iniziamo con i richiami per chi ha avuto una prima somministrazione".

 

Si inizia col personale sanitario, poi gli anziani - La priorità è il personale sanitario, "ma non tutto il personale di un reparto. Non possiamo correre il rischio di bloccare una struttura se ci fosse qualche reazione allergica. Anche questo weekend sono state fatte delle vaccinazioni, ma per noi si parte il 4 gennaio". "Iniziamo con il personale sanitario - sottolinea Gallera - poi gli anziani ospiti delle Rsa, i più fragili e infine per fasce d'età. Nelle Rsa stiamo facendo un lavoro capillare tra operatori e pazienti. Abbiamo per gli anziani ospiti il problema di tutori e familiari".

 

Fonti leghiste: "Parole che non rappresentano il pensiero del governo lombardo" "Le dichiarazioni di Gallera non sono state condivise e non rappresentano il pensiero del governo della Lombardia. Non possono comunque essere strumentalizzate dal governo Conte per accusare la Lombardia di ritardi nella campagna vaccinale". Così fonti della Lega a commento delle dichiarazioni dell'assessore al Welfare della Regione Lombardia. 

Il capogruppo alla Lega in Regione, Roberto Anelli, è tranchant: "Non sta né in cielo né in terra la scusante dei medici in ferie. Non possiamo ritardare le vaccinazioni con una giustificazione simile".

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