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Coronavirus, ordinanza Lombardia: in giro con protezione sul volto 

Le norme saranno in vigore da domani fino al 13 aprile. Scettico Borrelli: "Non la uso, rispetto le distanze di sicurezza"

A Milano la cooperativa di disoccupati si converte a produrre mascherine

In Lombardia si dovrà andare in giro indossando la mascherina o comunque con una protezione su naso e bocca. E' quanto prevede la nuova ordinanza contro il coronavirus del governatore Attilio Fontana che entrerà in vigore domani fino al 13 aprile. Il provvedimento "introduce l'obbligo per chi esce dalla propria abitazione di proteggere sé stessi e gli altri coprendosi naso e bocca con mascherine o anche attraverso semplici foulard e sciarpe".

Obbligo per gli esercizi commerciali di fornire guanti e igienizzanti "Gli esercizi commerciali al dettaglio già autorizzati (di alimentari e di prima necessità) - si legge nell'ordinanza - hanno l'obbligo di fornire i propri clienti di guanti monouso e soluzioni idroalcoliche per l'igiene delle mani". In particolare, poi, il documento regionale, come la precedente ordinanza, "conferma la chiusura degli alberghi (con le eccezioni già in vigore), degli studi professionali, dei mercati e tutte le attività non essenziali".

 

Tornano acquistabili gli articoli di cartoleria Inoltre, ora "sarà possibile acquistare articoli di cartoleria all'interno degli esercizi commerciali che vendono alimentari o beni di prima necessità, già aperti" e sarà "anche possibile la vendita di fiori e piante solo con la consegna a domicilio". Infine, spiega la Regione, "ai sensi del decreto legge del 25 marzo scorso che vieta alla Regione di intervenire sulle attività produttive è stato chiesto al governo di confermare con un dpcm specifico, la chiusura dei cantieri edili e di permettere, invece, le attività legate alla filiera silvopastorale (come, ad esempio, il taglio della legna)".

 

Borrelli: "Mascherina? Io non la uso" "Mascherine obbligatorie in Lombardia? Io non la uso perché rispetto le distanze. E' importante indossarla se non si rispettano le distanze". Lo ha detto il capo della protezione civile Angelo Borrelli. Sulla stessa lunghezza d'onda anche il presidente del Consiglio Superiore di Sanità Franco Locatelli. "Le mascherine sono utili per prevenire il contagio da parte di un soggetto con Covid-19. L'idea che esista una quota di asintomatici infettanti può essere di utilità, ma la misura fondamentale è quella del distanziamento sociale. In questo momento noi non abbiamo dato" l'utilizzo obbligatorio come indicazione. 

 

La replica della Regione: "Dichiarazioni incoscienti" "In Lombardia chiediamo il rispetto della distanza sociale e di proteggere naso e bocca. Dato che stiamo ancora aspettando le mascherine, che Borrelli ci ha promesso, noi lombardi lo faremo come potremo, perché ci rispettiamo. Tutti insieme lottiamo per uscire da questo incubo", dice l'assessore al Bilancio della Regione Lombardia, Davide Caparini, commentando le dichiarazioni di Borrelli. "Nel frattempo la nostra Protezione civile sta distribuendo milioni di mascherine ai più fragili e alle farmacie. Il commissario, invece, oltre a fare dichiarazioni incoscienti che sta facendo?".

 

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