Uccisa per i soldi

Brescia, omicidio dell'ex vigilessa Laura Ziliani: confermati in appello i tre ergastoli

Condannate le due figlie della vittima Paola e Silvia Zani e il fidanzato-amante Mirto Milani. L'avvocato dell'ultima figlia: "Nessuno si è scusato"

22 Nov 2024 - 22:43

La corte di appello di Brescia ha confermato l'ergastolo per il cosiddetto "trio criminale" composto da Paola e Silvia Zani e Mirto Milani per l'omicidio di Laura Ziliani, ex vigilessa di Temù e madre delle due giovani. Tutti e tre (Milani era il fidanzato di una delle due sorelle e amante dell'altra), secondo la Corte d'Assise di Brescia, l'8 maggio 2021 uccisero la vittima non per soldi o per odio, ma per "gratificare l'ego del gruppo e celebrare adeguatamente la coesione" dei suoi componenti.

Avvocato parti civili: "Nessuno ha ancora chiesto scusa"

 "Il processo d'appello si è chiuso come doveva andare. Dispiace solo che anche oggi è stata un'occasione persa per sentire delle scuse". Lo ha detto l'avvocato di parte civile Piergiorgio Vittorini, che rappresenta l'ultima delle figlie di Laura Ziliani. Nessun commento a parte dei difensori se non un "speravamo in una nuova perizia psichiatrica" che si è lasciato sfuggire uno dei legali di Paola e Silvia Zani e di Mirto Milani che erano presenti in aula alla lettura del dispositivo e che hanno lasciato il Tribunale a testa bassa. 

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