il messaggio

Riccardo Claris accoltellato a Bergamo, lo sfogo della sorella: "Niente giustifica l'omicidio"

Barbara esprime tutta la sua rabbia: "Mio fratello è stato colpito a caso, alle spalle, mentre tornava a casa. La nostra è una società malata"

05 Mag 2025 - 16:40
Riccardo Claris, 26 anni, accoltellato a morte a Bergamo e la lettera di sua sorella Barbara © Dal Web

Riccardo Claris, 26 anni, accoltellato a morte a Bergamo e la lettera di sua sorella Barbara © Dal Web

La sorella di Riccardo Claris, il 26enne rimasto ucciso a Bergamo in una lite tra tifosi di Atalanta e Inter, ha scritto un'accorata lettera aperta, su un block notes, con sottolineature e parole in maiuscolo, per sfogare tutta la sua rabbia e tutto il dolore della famiglia per la perdita del giovane tifoso. Una lettera che hai poi rilanciato nelle sue Stories di Instagram. "Riccardo non ha alzato le mani contro nessuno, è stato colpito a caso, alle spalle, mentre tornava a casa", si legge nello scritto di Barbara. "Mi fa parecchio arrabbiare leggere che c'è stato uno scontro finito male", ha aggiunto, riferendosi proprio al fatto che il fratello sia stato colpito a caso. 

"Siamo sconvolti"

 Barbara Claris, sorella maggiore di Riccardo, non usa mezze parole: "Siamo tutti sconvolti", scrive, "non ci sono parole per descrivere ciò che proviamo. Riccardo era un bravissimo ragazzo, chi lo conosce lo sa! Qualsiasi cosa sia successa NON era un violento, non era un criminale, NON si meritava quanto successo. NIENTE GIUSTIFICA L’OMICIDIO, comunque! Il nostro dolore non passerà MAI. Dovremo conviverci consapevoli che per perdere la vita è sufficiente trovarsi nel posto sbagliato al momento sbagliato".

"Ucciso da una società malata"

 "Noi vogliamo che la giustizia faccia il suo corso", prosegue Barbara Claris nella sua lettera, "senza violenza, senza mediaticità, senza continue interferenze. Ricordiamolo con affetto, amore, ricordiamolo non solo come ultrà ma come un giovane ucciso nell’ennesimo episodio di una società sempre più malata. Chiude con il cuore spezzato di avere ciò che meritiamo, rispetto e silenzio, lo chiedo ai giornali, ai commentatori, ai tifosi. Rispettiamo aspettiamo chiediamo giustizia come UMANI".

"Non lo accetterò mai"

 "Saluto il mio Ricky" scrive ancora Barbara Claris, "indignata per una società che ha perso il senso di umanità. Ha perso l’empatia, i valori fondamentali, il rispetto per la vita, per il lutto, per tutto. Lo saluto con il cuore, rotto, in mano. Mai riuscirò ad accettare che si possa essere uccisi così". E aggiunge: "Mi fa parecchio arrabbiare leggere che c’è stato "uno scontro finito male" perché dalle contestazioni delle forze dell’ordine molto probabilmente è stato colpito a caso alle spalle mentre tornava a casa".

Ti potrebbe interessare

Commenti (0)

Disclaimer
Inizia la discussione
0/300 caratteri