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Agguato di Brescia, la Procura: i due arrestati hanno confessato lʼomicidio

Due ore di appostamenti fuori dalla pizzeria dei coniugi da parte dei killer. Uno dei due parlò in tv poche ore dopo aver commesso il delitto

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tgcom24

"Abbiamo raccolto la confessione piena di chi ha commesso il duplice omicidio. Gli autori sono gli stessi dell'agguato di un mese fa ai danni del dipendente dei Seramondi". Lo ha detto il procuratore capo di Brescia Tommaso Buonanno nel corso della conferenza stampa sull'arresto di un indiano e di un pakistano per l'agguato dell'11 agosto.

Agguato di Brescia, la Procura: i due arrestati hanno confessato lʼomicidio

Due ore di appostamenti - I presunti killer avrebbero atteso due ore nei dintorni del locale dei coniugi prima di agire. Secondo quanto detto in conferenza stampa, l'indiano e il pakistano sarebbero arrivati nei pressi della pizzeria dei Seramondi alle 8,20 della mattina dell'11 agosto e si sarebbero nascosti in un edificio in disuso, prima di entrare nell'esercizio dei coniugi e fare fuoco.

"Fondamentali per individuare gli autori - ha spiegato ancora Buonanno - sono state le videoregistrazioni effettuate all'interno e all'esterno del locale dove è avvenuto il duplice omicidio". Il procuratore ha poi spiegato che "gli autori stavano tentando di distruggere il motorino usato per la spietata esecuzione dell'omicidio".

Killer andò in tv poche ore dopo il delitto - Dalla conferenza stampa è inoltre emerso che il pakistano Muhammad Adnan, colui che avrebbe esploso i quattro colpi di pistola per uccidere i coniugi Seramondi a Brescia, è tornato nel suo locale dopo l'omicidio, rilasciando anche dichiarazioni alle tv che erano presenti. Ai microfoni di Mediaset, poche ore dopo il delitto, parlò del proprio disagio a lavorare in una zona così pericolosa

Il fermo domenica pomeriggio - I due presunti killer sono stati fermati nel primo pomeriggio di domenica. Secondo il procuratore, i due sarebbero anche i responsabili dell'agguato a un dipendente del locale dei Seramondi, un pizzaiolo albanese di 42 anni, rimasto ferito circa un mese fa quando venne raggiunto da alcuni colpi di pistola esplosi da un'auto mentre, alle 5 del mattino, al volante della sua vettura stava andando a lavorare proprio "da Frank".