Genova, multe ai poveri in coda per la mensa
Don Giacomo Martino, direttore di Migrantes: "La legge giusta va applicata guardando la situazione, altrimenti diventa ingiusta. In questo momento è necessario usare lʼumanità"
Multati dai vigili perché in coda, per ritirare un pasto alla mensa dei poveri, avevano creato assembramenti. Succede a Genova, nel cuore del centro storico. Gli agenti sono intervenuti dopo le numerose lamentele di residenti e comitati. Sulla vicenda è intervenuto anche don Giacomo Martino, direttore di Migrantes:"La legge giusta va applicata guardando la situazione, altrimenti diventa ingiusta. In questo momento è necessario usare l'umanità".
"Dopo le segnalazioni - ha spiegato il comandante Gianluca Giurato - per diversi giorni siamo andati a sensibilizzare le persone dicendo loro di rispettare le norme anti-Covid. Ma nonostante tutto hanno continuato a non rispettare la legge e siamo dovuti intervenire". Gli agenti hanno sanzionato diverse persone. Uno di loro è stato anche denunciato perché ha mentito dicendo di essere un minorenne.
Sono stati anche gli stessi responsabili dell'associazione di volontariato a rivolgersi alle forze dell'ordine. "I vigili ci hanno sempre aiutato. Siamo stati anche noi a chiamarli - sottolinea Daniele Marzano, fondatore di Veriamici - e a chiedere aiuto durante la distribuzione dei pasti. ma la fila spesso si interseca con la zona dello spaccio. Noi abbiamo messo i distanziamenti a terra, forniamo le mascherine a chi le ha vecchie o a chi non ne ha proprio".
Quanto inserito fra l'1.00 e le 8.00 verrà moderato a partire dalle ore 8.00
Nessun commento
Metti il tuo like ad un commento
Sarà pubblicato al più presto sul nostro sito, dopo essere stato visionato dalla redazione
Il commento verrà postato sulla tua timeline Facebook
I commenti in questa pagina vengono controllati
Ti invitiamo ad utilizzare un linguaggio rispettoso e non offensivo, anche per le critiche più aspre
In particolare, durante l'azione di monitoraggio, ci riserviamo il diritto di rimuovere i commenti che:
- Non siano pertinenti ai temi trattati nel sito web e nel programma TV
- Abbiano contenuti volgari, osceni o violenti
- Siano intimidatori o diffamanti verso persone, altri utenti, istituzioni e religioni
- Più in generale violino i diritti di terzi
- Promuovano attività illegali
- Promuovano prodotti o servizi commerciali