Le previsioni danno ancora forti piogge. Allerta massima fino a lunedì sera. Contestazioni al sindaco Doria che parla di "dimissioni". Interviene anche il premier Matteo Renzi: "Spalerò il fango dalla burocrazia". Sale il bilancio dei danni, stimati in 300 milioni di euro
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Domenica di tregua dal punto di vista meteo a Genova, anche se nella città colpita dall'alluvione si lavora senza tregua per cercare di salvare il "salvabile". Moltissime le zone dove ci sono fango e detriti. Attesa per la notte: le previsioni, al centro di notevoli polemiche, sono pessimiste. Potrebbero, infatti, ricominciare forti piogge. Altre 60 persone sono state sfollate in Valpolcevera a causa di un muraglione pericolante.
Bilancio dei danni - Sale il bilancio dei danni, stimati in 300 milioni di euro. Allerta massima fino a lunedì con le scuole che resteranno ancora chiuse. Barricate in strada per protestare contro il ritardo dei soccorsi. Contestato il sindaco Doria che replica: "Se le mie dimissioni servissero, sono pronto a darle subito". Sospeso per i cittadini il pagamento di Tasi, Imu e Tari.
Renzi: 2 miliardi contro il dissesto - Sull'alluvione a Genova e sulle polemiche per le responsabilità interviene anche il presidente del Consiglio Matteo Renzi. Il quale, con un post su Facebook, sottolinea che ora "tutti a strapparsi le vesti. Ma del dissesto bisogna occuparsi quando non ne parla nessuno, non quando ci sono i titoloni in prima pagina". Quindi "se vogliamo essere seri l'unica soluzione è spendere nei prossimi mesi i due miliardi non spesi per i ritardi burocratici".
Dimissioni, sindaco Doria: "Posso anche pensarci" - "Le dimissioni? Posso anche pensarci. E se fossi sicuro che le mie dimissioni accelerassero le procedure per gli interventi lo farei anche subito". Così il sindaco di Genova, Marco Doria, lo ha detto dopo le pesanti critiche ricevute in seguito all'alluvione che ha colpito la città.
Martedì una marcia di protesta - Al grido di #orabasta un gruppo di 10mila cittadini genovesi ha fissato via facebook per martedì 21 ottobre alle 13 una marcia di protesta verso la sede del Comune "per manifestare lo sdegno contro una classe politica incapace di prevenire il disastro dell'alluvione". "Sarà una manifestazione civile, pacifica e apartitica - spiegano in un comunicato - E' stato scelto il martedì perché chiederemo di assistere al consiglio comunale... e consegneremo, tramite una delegazione, un documento che avanzerà le nostre richieste di dimissioni e le nostre proposte". Il corteo partirà da Piazza della Vittoria per marciare fino a Palazzo Tursi, sede del Comune, "lungo le strade di una città ripulita, ancora una volta, da migliaia di volontari e ragazzi"