RICOVERATO PER UN ANEURISMA

Roma, Pannella dimesso dal GemelliMedici: rischio elevato se non beve

Ora sarà seguito dal suo medico curante. Il leader dei Radicali è stato sottoposto a un intervento per la rottura di un aneurisma dell'aorta addominale. Per i medici c'è un "rischio elevatissimo" se non interrompe il digiuno e soprattutto se non beve

26 Apr 2014 - 20:52
 © ansa

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Marco Pannella è stato dimesso dal Policlinico Gemelli di Roma, dopo "aver superato senza complicazioni il periodo post-operatorio dell'intervento effettuato martedì 22 aprile per la rottura di un aneurisma dell'aorta addominale". Il leader dei Radicali è stato riaffidato al medico curante presso la Clinica Nostra Signora della Mercede dove proseguirà la convalescenza. I medici avvertono: "Rischio elevatissimo se non beve".

"Pannella - è scritto nel bollettino - ha effettuato due emotrasfusioni per correggere un'anemia secondaria al sanguinamento recente. Dal momento dell'intervento ha continuato a rifiutare l'assunzione di cibi e bevande. All'ingresso si presentava discretamente disidratato, con buoni parametri cardio-circolatori. E' stata proposta al paziente - spiega il bollettino medico - una terapia infusiva per correggere la disidratazione e lo squilibrio elettrolitico, oltre alla ripresa dell'assunzione di liquidi e cibi. Il paziente ha rifiutato tale proposta e si è dichiarato disposto ad effettuare altre emotrasfusioni, con lo scopo di poter continuare il suo digiuno fino al raggiungimento degli obbiettivi della lotta non violenta per lo stato di diritto.

"Rischio elevato se non beve" - "I medici - sottolinea il bollettino - hanno informato il paziente che tale trattamento non trova indicazioni, data l'assenza di anemia, ed anzi aggraverebbe lo stato di disidratazione secondario al digiuno. Hanno anche informato il paziente sui gravi rischi legati all'ipopotassiemia, soprattutto a livello cardiaco. I medici - conclude il bollettino - considerano particolarmente rischiosi il perdurante digiuno e la mancata correzione dello squilibrio idro-elettrolitico e ritengono che, in assenza di solleciti interventi terapeutici, il quadro clinico sia destinato ad un rapido aggravamento fino ad arrivare a situazioni di rischio elevatissimo".

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