"ACCUSATI INGIUSTAMENTE"

Roma, corteo per i due marò

La compagna di Latorre, uno dei due fucilieri trattenuti in India perché accusati dell'omicidio di due pescatori: "Abbiamo fiducia nel governo. I ministri degli Esteri e della Difesa sono coordinati tra loro e in continuo contatto con noi"

14 Giu 2014 - 21:11
 © ansa

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Corteo a Roma per chiedere il ritorno in patria di Massimiliano Latorre e Salvatore Girone, i due marò detenuti in India per l'uccisione di due pescatori. Alla manifestazione prendono parte alcune centinaia di persone, militari ed ex militari. "In questo momento abbiamo una grande fiducia nel governo: i ministri degli Esteri e della Difesa sono coordinati tra loro e in continuo contatto con noi", così Paola Moschetti, compagna di Massimiliano Latorre.

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"Si sa che non è un cammino facile e non sarà di breve durata - ha aggiunto - loro non hanno mai perso la forza. Il loro comportamento è esemplare e il nostro appello è a non dimenticare mai questa situazione e far rispettare i diritti umani e internazionali che da mesi sono violati".

"Sono passati 7 mesi dall'ultima volta che siamo scesi in piazza. Noi non demordiamo, non molleremo mai fino a quando non saranno tornati in Patria", aggiunge Paola Moschetti. "Saremo sempre qui a dire che li aspettiamo e che devono prevalere verità e giustizia. Ho sentito Massimiliano - racconta - l'umore è sempre buono, lui è forte e determinato. Cosa mi ha detto? 'Speriamo che non piova'. Noi siamo qui - ha concluso - ci mettiamo la faccia ogni volta perché non si dimentichi questa situazione".

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