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Regeni,Pignatone: "Giulio ucciso per sue le ricerche, 007 egiziani coinvolti"

Il magistrato italiano "accusa" lʼuniversità britannica: "Da loro dichiarazioni contraddittorie"

Regeni,Pignatone:
lapresse

Giulio Regeni è stato ucciso per le sue ricerche ed è certo il ruolo dei Servizi: lo mette nero su bianco il procuratore Giuseppe Pignatone in una lettera ai media.

Il movente, "pacificamente da ricondurre alle attività di ricerca", e "l'azione degli apparati pubblici egiziani che già nei mesi precedenti avevano concentrato su Giulio la loro attenzione, con modalità sempre più stringenti, fino al 25 gennaio", sono "punti fermi".

Contraddittorie le dichiarazioni dall'università britannica - Nella lettera Pignatone aggiunge: "Vi è poi da sottolineare come, dato che il movente dell'omicidio va ricondotto esclusivamente alle attività di ricerca di Giulio, è importante la ricostruzione dei motivi che lo hanno spinto ad andare al Cairo e l'individuazione delle persone con cui ha avuto contatti sia nel mondo accademico, sia negli ambienti sindacali egiziani. Per questo le evidenti contraddizioni tra le dichiarazioni acquisite nell'ambito universitario e quanto emerso dalla corrispondenza intrattenuta da Giulio (recuperata in Italia dal suo computer) hanno imposto di effettuare accertamenti anche nel Regno Unito, resi possibili dalla efficace collaborazione delle Autorità d'Oltremanica".

"Possiamo solo aiutare i magistrati egiziani" - "I risultati di tali attività — anche di perquisizione e sequestro di materiale — a un primo esame sembrano utili e sono allo studio dei nostri investigatori". "Noi — magistrati e polizia giudiziaria italiani — possiamo solo collaborare e supportare le attività degli inquirenti egiziani, anche con proposte e sollecitazioni; non possiamo, invece, immaginare di raccogliere fuori dall'Egitto elementi decisivi per la individuazione dei responsabili". Ed evidenzia che "la collaborazione con i colleghi egiziani è un unicum nell'esperienza della cooperazione giudiziaria".