DOMENICA FORTUNATA

Maltempo a Roma, alberi si schiantano su due scuole materne

Pochi danni e nessun ferito grazie al fatto che era domenica. Raggi a Tgcom24: "Ecco perché chiudo le scuole, anche a costo di prendermi gli insulti"

22 Dic 2019 - 20:28
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Il maltempo che si è abbattuto sulla capitale con raffiche di vento fortissime ha causato il crollo di alcuni giganteschi alberi. Alcuni di questi si sono schiantati su due scuole materne. Nel primo caso un enorme tronco è finito nel cortile della scuola Materna Cesare Nobili, che fa parte del plesso della scuola Ovidio. Altri alberi hanno colpito la scuola materna Giardino dei Colori, in viale della Venezia Giulia. Il sindaco Virginia Raggi a Tgcom24: "In giornate così avrei chiuso lo stesso le scuole, prendendomi insulti ma salvando vite".

"Quando sabato è arrivato il bollettino meteo della Protezione Civile - ha detto Virginia Raggi a Tgcom24 - ho immediatamente firmato un'ordinanza per chiusura ville parchi e cimiteri. Se fosse stato periodo scolastico avrei chiuso anche le scuole. Ricordo che qui non si tratta di un generico maltempo ma abbiamo avuto raffiche a 120 km orari e il mare era forza 10. Queste sono condizioni estremamente gravi con fenomeni molto violenti. A costo di prendermi di nuovo gli insulti dei genitori, avrei chiuso le scuole senza alcun indugio".

Roma, alberi caduti sulla scuola Materna Cesare Nobili

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"Quello che tendiamo a dimenticare - ricorda il sindaco di Roma - è che la predizione delle condizioni meteo non è una scienza esatta però quando c'è un'allerta meteo bisogna fare delle scelte e anche se sono impopolare io ritengo che la protezione della vita umana valga immensamente più di ogni insulto. Questo è il principio che mi ha guidato durante ogni evento climatico avverso visto che comunque ho la responsabilità della protezione civile di Roma ed esercito questa responsabilità nel modo che ritengo più corretto. Io sono direttamente e penalmente responsabile di ciò che accade in termini di protezione civile nella mia città quindi preferisco essere molto cauta quando si parla di vite umane perché un giorno di scuola si può saltare e si recupera. Una vita no".

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