Gli ordigni colpiscono "un ospedale, una scuola, dove ci sono i malati, i bambini!. E noi diciamo 'mamma' a quell'apparecchio?"
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"Mi sono vergognato quando ho sentito il nome di una bomba, la hanno chiamata 'la madre di tutte le bombe'. La mamma dà vita e questa dà morte". Così papa Francesco parlando dell'ordigno "Moab" sganciato ad aprile dagli Usa sull'Afghanistan. Quindi ha rivolto il suo pensiero alle guerre. "C'è gente buona, ci sono cose buone nel mondo che non si vedono; ma il mondo è in guerra", ha ricordato ai ragazzi della Scuola della Pace in Vaticano.
"Dite la parola voi, che siete la scuola della pace - ha chiesto ai ragazzi -. Dite: 'Il mondo è in guerra'". Il Papa ha ricordato che le bombe ormai colpiscono "un ospedale, una scuola, dove ci sono i malati, i bambini!. E noi diciamo 'mamma' a quell'apparecchio? - si è chiesto ancora il Pontefice - Che cosa sta succedendo?".
Quindi ha sottolineato che stiamo assistendo a fenomeni, anche culturali, che seminano violenza tra i popoli e i singoli individui, spinti anche per interesse dai cosiddetti fabbricanti di morte. "Ci sono gli affaristi - ha infatti ricordato - che vendono armi" a chi è in guerra guadagnando sulla morte degli altri.