RIFIUTI ROMA

Emergenza rifiuti, ore decisive per la discarica di Roma

Presentato il nuovo piano rifiuti della Regione Lazio 2019-2025: Tante le novità: si punta a nuovi impianti di ciclo e riuso. Obiettivo portare la differenziata entro il 2025 al 70%

02 Ago 2019 - 11:30
 © ansa

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Ore decisive per  "la monnezza" di Roma e non solo. Verrà presentato in giunta il piano rifiuti della Regione Lazio 2019-2025. L'obiettivo è ottenere il via libero definitivo dal consiglio regionale entro settembre.  Il nuovo piano aggiorna il precedente e dà delle indicazioni importanti che ridefiniscono il sistema degli scarti del Lazio nei prossimi 6 anni. Temi cardine: puntare al riequilibrio territoriale degli ambienti e all'autosufficienza della Regione nella chiusura del ciclo dei rifuti.

 Sono previsti 5 ambiti territoriali, quasi uno per ogni provincia. E, soprattutto, individuare sul territorio comunale di Roma una nuova discarica di servizio, visto che quella di Malagrotta è stata chiusa nel 2013. Finora nessuna amministrazione è riuscita a risolvere il problema, anche per l'opposizione dei cittadini ogni volta che veniva ipotizzato un nuovo sito.

Altro obiettivo importante: portare la differenziata al 70% entro il 2025,  oggi si ferma al 45,5% . Ulteriore novità: la riconversione degli impianti, quelli attuali andranno sostituiti con nuovi basati su tecnologie avanzate di selezione e recupero dei materiali. Nel piano non è indicata però la necessità di costruire nuovi termovalorizzatori, finora l'unico attivo è solo quello Acea di San Vittore, in provincia di Frosinone. Proprio su questo punto la linea della Regione Lazio è vicina all'amministrazione grillina della Capitale contraria agli inceneritori,  in quanto l'obiettivo è ridurli in 5 anni del 50%.

Si punterà, invece, a promuovere nuovi siti capaci di trasformare gran parte dei rifiuti in nuova carta, plastiche, metalli, biogas e materiali per il riuso. Proprio in questa ottica partirà a settembre il bando per la riconversione del sito di Colleferro, che diventerà una "fabbrica green" di recupero e riciclo in grado ricevere almeno 500mila tonnellate all'anno.

Per limitare l'impatto dei rifiuti la Regione farà accordi con la grande distribuzione per ridurre gli imballaggi. Verrà, inoltre,  introdotta una tariffa "chi meno inquina, meno paga" ed anche incentivi  ai Comuni per creare isole ecologiche  e centri di compostaggio. Una volta entrato in vigore il piano comuni e aziende pubbliche potranno realizzare impianti e siti di smaltimento. Mentre i progetti dei privati verranno esaminati dalla conferenza dei servizi.   

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