Coronavirus, gli anestesisti lanciano l'allarme: "Rianimazioni a rischio posti letto al Centro-Sud in meno di un mese"
"Potrebbe essere lʼinizio di una seconda ondata", paventa il presidente dellʼassociazione dei rianimatori italiani, Alessandro Vergallo. Intanto un nuovo focolaio è stato rilevato in una casa di riposo
Alla luce dei nuovi focolai di coronavirus, gli anestesisti lanciano l'allarme. "Se l'andamento dei casi continuerà con i ritmi attuali, stimiamo che in meno di un mese le terapie intensive al Centro-Sud, soprattutto in Lazio e Campania, potranno andare in sofferenza in termini di posti letto". Lo afferma il presidente Alessandro Vergallo. "Siamo molto preoccupati per le Regioni meridionali - sottolinea - dove rileviamo una maggiore impreparazione".
"Potrebbe essere l'inizio di una seconda ondata" "Quella che stiamo vivendo in questi giorni potrebbe essere l'inizio della seconda ondata della pandemia da Covid-19 piuttosto che l'onda lunga terminale della prima fase pandemica - osserva Vergallo -. Questo ci preoccupa perché presuppone un ulteriore aumento dei contagi". "Potremmo essere dinanzi a una fase di iniziale aumento esponenziale dei casi, e non più - ribadisce - dinanzi a un aumento lineare più contenuto".
Focolaio con 25 positivi tra ospiti e operatori nel Reatino Con l'aumento giornaliero di nuovi positivi iniziano a preoccupare anche i contagi nelle case di riposo. Un ultimo focolaio è stato rilevato nel Reatino. Lo comunica l'Unità di crisi Covid-19 della Regione Lazio, che afferma che il "focolaio è nella struttura 'il Giardino' nel comune di Concerbiano". Si tratta di 25 casi tra ospiti (19) e operatori (6). L'edificio è stato per questo posto in isolamento. La Regione è in contatto costante con la Asl.
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