Gli anarco-insurrezionalisti avevano come base un centro sociale. Uno degli arrestati sarebbe tra i responsabili dell'attentato, nel 2017, alla caserma dei carabinieri di Roma San Giovanni
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Sette persone sono state arrestate a Roma per associazione con finalità di terrorismo ed eversione dell'ordine democratico, atto di terrorismo con ordigni micidiali ed esplosivi. I sette avrebbero costituito una cellula eversiva anarco-insurrezionalista, che aveva come base un centro sociale di Roma. Uno degli arrestati sarebbe tra i responsabili dell'attentato alla Stazione dei carabinieri di Roma San Giovanni del 2017.
La cellula aveva contatti con diversi gruppi stranieri, tra cui Grecia, Cile e Germania. Tra le sette persone arrestate, Claudio Zaccone, 33enne messinese, Roberto Cropo, 34enne torinese, Flavia Di Giannantonio, 39enne romana, Nico Aurigemma, 30enne romano, Francesca Cerrone, 31enne trentina, finiti in carcere con l'accusa di aver costituito una cellula eversiva di matrice anarchica insurrezionale, con base nel centro sociale "Bencivenga Occupato" di Roma.
Secondo gli investigatori, si tratta di un nuovo gruppo d'azione, che aveva elaborato e portato a compimento un programma eversivo cristallizzato in un documento clandestino dal titolo "Dire e sedire", destinato solamente ai
compagni affini per ideologia, con cui portare avanti una "conflittualità viva e accesa". Il gruppo mirava poi a riorganizzare il movimento anarchico superando "ogni localismo", per avviare una nuova fase dell'insurrezionalismo, che avvicinasse i diversi gruppi, cosi' da colpire l'organizzazione democratica e costituzionalmente organizzata dello Stato.
Nel progetto, gli arrestati volevano anche sostenere, con atti di terrorismo, gli imputati nel processo "Panico", conclusosi a Firenze nel luglio 2019 con pesanti condanne nei confronti di esponenti accusati, tra l'altro, dell'attentato alla libreria
"Il Bargello" (area CasaPound Italia) di Firenze, compiuto a gennaio 2017. Tra gli imputati del processo Panico, grande
attivismo solidale era rivolto al detenuto Pierloreto Falanca, destinatario della misura degli arresti domiciliari.
Dalle indagini sono emersi contatti tra gli arrestati e gli anarchici greci, Paese in cui è attiva la 'Cospirazione delle Cellule di Fuoco', gruppo terroristico aderente al cartello Fai-Fri. Il militante argentino Santiago Maldonado, cui è dedicata la cellula che ha rivendicato l'attentato alla Stazione carabinieri, è morto nell'agosto 2017 a seguito di una manifestazione a difesa del popolo mapuche, tematica di lotta degli anarchici cileni.