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Carabiniere ucciso, il legale americano di Elder: vogliamo risposte

Ciò che rende perplessi i legali statunitensi è anche la mancanza delle immagini dellʼaccoltellamento sul luogo dellʼomicidio del vicebrigadiere

Carabiniere ucciso, il legale americano di Elder: vogliamo risposte - foto 1
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"Dobbiamo avere risposte ad alcune domande".

E' quanto afferma in una intervista alla tv americana Abc7news, Craig Peters, il consulente legale della famiglia di Finnegan Lee Elder, il ragazzo arrestato assieme al connazionale Christian Gabriel Natale Hjorth per l'omicidio del vicebrigadiere Mario Cerciello Rega, riferendosi alle indagini in corso.

Gli avvocati stanno mettendo a punto la strategia difensiva puntando sugli elementi che ancora non emergono o non sono ancora stati messi a disposizione. "In mancanza di una reiterazione della confessione di Finnegan di fronte al gip, è azzardato dare per scontata la sua piena colpevolezza", spiega il team legale, che parla di esiti "troppo frammentari" in merito ai risultati dell'autopsia sul corpo di Cerciello. Ciò che lascia anche perplessi i legali statunitensi è anche la mancanza delle immagini dell'accoltellamento sul luogo dell'omicidio del vicebrigadiere, che impedirebbe di fornire al momento un'esatta dinamica su quanto accaduto: "Elder e Hjorth sono stati ripresi da diversi video di sorveglianza in strada, ma la telecamera sul luogo dell'omicidio (in via Pietro Cossa, nel quartiere Prati) non funzionava", spiegano. Lo stesso Peters si dice "convinto a questo punto che ci siano buone possibilità che chi indaga non sappia cosa è successo".

Coltello stile marine - Sulla foto circolata nelle ultime ore, dove si vede Finnegan in un locale con un coltello in stile marine, simile a quello utilizzato per l'omicidio, Peters commenta specificando che le foto sono state scattate a San Francisco prima del viaggio del giovane in Italia: "Il ragazzo aveva un coltello. Almeno a San Francisco certamente, in America, non è una cosa super sorprendente. La gente lo porta per protezione e questo non ci aiuta davvero a capire cosa è successo" a Roma, ha aggiunto Peters.

"I genitori del giovane - ha aggiunto - hanno trascorso qui a Roma la luna di miele ed hanno un grande amore per l'Italia. Si sentono devastati su quanto sia ora accaduto qui". Ethan Elder è tornato per la seconda volta a Regina Coeli, dove ha avuto un secondo colloquio con il figlio in carcere a distanza di un giorno, così come il papà del secondo giovane californiano coinvolto, Christian Gabriel Natale Hjorthl, protagonista della foto che lo ritrae bendato nella caserma dei carabinieri dopo l'arresto. Christian Gabriel nei giorni scorsi aveva già spiegato al padre di "non sapere" che il suo amico avesse con sé un coltello, quell'arma in stile marines portata dagli Usa con la quale Finnegan ha ucciso Cerciello sferrando 11 fendenti. Prosegue nel silenzio, invece, il dolore dei familiari del vicebrigadiere, che nelle ultime ore sono stati ricevuti al Quirinale dal Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella.

Padre Elder: "Producano riprese video dell'incidente" - "Siamo concentrati a lavorare con gli avvocati di Finn per stabilire tutti i fatti. Speriamo che l'accusa produca le riprese video dell'incidente per mostrare cosa è realmente accaduto". Lo ha detto il padre di Finnegan Lee Elder.