L'inosservanza dell'ordinanza nella Capitale comporta multe fino a 500 euro. Materiale pirotecnico off-limits in molte città, da Parma a Catania, da Fermo a Pescara
I botti: spaventano gli spiriti maligni e fanno festa. Ma attenzione agli incidenti, specie con i bambini. © Istockphoto
In vista della notte di Capodanno aumenta il numero dei sindaci che hanno disposto ordinanze per vietare l'utilizzo di materiale pirotecnico, A Roma ci sarà il divieto assoluto di usare fuochi d'artificio, botti, petardi, razzi e altri materiali esplodenti dalle 00:01 del 31 dicembre alle 24 del 6 gennaio. L'ordinanza, firmata dal sindaco Virginia Raggi, sarà in vigore in tutto il territorio di Roma Capitale.
L'inosservanza dell'ordinanza nella Capitale comporta multe fino a 500 euro, oltre al sequestro amministrativo del materiale esplodente. Sono escluse dal divieto bengala, fontane per torte, bacchette scintillanti, trottole e girandole luminose.
Ma sono tantissime le città che quest'anno metteranno off-limits i botti, sostituendoli con concerti in piazza e giochi di luce: da Parma a Catania, da Fermo a Pescara e ancora, tra le tante, La Spezia, Sulmona, Aosta, Terni, Pistoia. A Firenze, niente botti e "vetro zero" in area Unesco. Ordinanza anti-botti anche a Palermo. A Genova, dalle 19:30 di lunedì al primo gennaio, il Comune ha vietato la detenzione di ogni tipo di fuoco d'artificio.
Tradizione irrinunciabile per molti, i botti di Capodanno rappresentano anche un rischio per gli animali, domestici e selvatici. Migliaia ne rimangono feriti in modo diretto, altri come uccelli, cani e gatti perdono il senso dell'orientamento a causa dello spavento, e rischiano la vita per mettersi in fuga. Senza dimenticare i danni per l'inquinamento dell'ambiente, osserva il Wwf in una nota. "Va considerata l'enorme quantità di rifiuti generati dai fuochi, soprattutto per quelli detonati in mare. L'alluminio, a contatto con l'acqua salata del mare, può modificarsi e rilasciare sostanze nocive".