Frosinone, il padre del tabaccaio che ha ucciso un ladro in casa: "Capisco mio figlio, avrei sparato anche io"
Sandro Fiorelli è indagato per eccesso colposo di legittima difesa
"Se mi fossi trovato nella situazione di mio figlio, avrei fatto la stessa cosa". Sono le parole del papà di Sandro Fiorelli, il tabaccaio che nel Frusinate ha sparato, uccidendolo, a un ladro entrato, con alcuni complici, in casa sua. L'uomo è indagato per eccesso colposo di legittima difesa. "Già qualche tempo fa - racconta - aveva subito un furto in tabaccheria. Anche io, trovandomi i ladri di fronte, per giunta armati, avrei fatto lo stesso".
Recentemente Fiorelli aveva subito un furto da oltre 10mila euro nella sua tabaccheria. Come riporta Il Messaggero, i cittadini del Comune di Santopadre (Frosinone) sono dalla parte del tabaccaio: "Ha dovuto rispondere per difendersi".
"Non è possibile rientrare a casa dopo una giornata di lavoro e trovare i ladri. Sandro è una brava persona, un pezzo di pane e viene da una buona famiglia. E' un grande lavoratore. Se ha sparato, è perché non poteva evitarlo", è il pensiero comune degli abitanti del paese.
In molti esprimono solidarietà e vicinanza al tabaccaio, anche sui social network. E c'è chi si è anche offerto di raccogliere fondi per sostenere le spese legali del commerciante. Proseguono intanto le ricerche dei complici del ladro, tre o forse quattro persone, fuggite, secondo quanto riferito agli inquirenti, a bordo di un'automobile.
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