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Ultrà, i pm: "In azione un commando" Renzi: "Lo Stato c'è, chi sbaglia paga"

Dopo aver ascoltato i testimoni, i magistrati si dicono convinti che lʼultrà romanista non era solo al momento della sassaiola. Anticipata alle 17.45 Roma-Juventus. Il Colle: "Intransigenza per chi spranga"

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Ansa

Almeno quattro persone, con il casco in testa, erano con l'ultrà romanista Daniele De Santis quando è avvenuta la sassaiola, con lancio di petardi, contro un bus con i tifosi del Napoli.

I supporter partenopei stavano viaggiando verso lo stadio Olimpico in vista della finale di Coppa Italia di sabato. Dopo aver ascoltato i testimoni, i pm dicono di essere convinti che si sia trattato dell'azione di un commando. Il premier Renzi: "Chi sbaglia paga".

Il gruppo di aggressori si è dileguato al primo accenno di reazione dei napoletani in una direzione diversa a quella di De Santis. Il quale, raggiunto da un primo gruppo di supporter azzurri, ha fatto fuoco quattro volte.

Napolitano: "Intransigenza per chi spranga" - "Chi si presenta con le spranghe, con le bombe-carta, chi attacca senza scrupolo anche sapendo di poter colpire molto gravemente, e chi incendia e devasta: su questo ci deve essere una intransigenza assoluta, un rigore di cui voi siete l'espressione più importante e nello stesso tempo più esposta. Lo ha detto il il presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, incontrando al Quirinale una rappresentanza degli allievi degli Istituti di formazione della polizia.

Il Capo dello Stato ha anche elogiato gli agenti: "I poliziotti meritano il riconoscimento e il rispetto che la grande maggioranza degli italiani nutre per loro. Anche quando c'è un comportamento scorretto e abusivo di singoli appartenenti a corpi di polizia e si interviene sulla base di regole, mai questo fatto può oscurare il rispetto che è dovuto, il riconoscimento che è dovuto, alla schiacciante maggioranza degli appartenenti alle forze di polizia e all'istituzione in quanto tale".

Renzi: "Lo Stato c'è, chi sbaglia paga" - "Qualcuno ha sbagliato? Paghi. Il punto vero è che in Italia non paga mai nessuno". Lo ha detto il premier Matteo Renzi ad Anno Uno. "Lo Stato c'è, perché questa cosa di continuare a dire che non c'è è ingiusta, offensiva", sottolinea. "Noi come Stato prima di tutto non faremo provvedimenti sull'onda emotiva. Così il pugno duro non serve perché poi entrano in curva con le bomba carta. Le regole ci sono ma vanno applicate: Genny aveva già avuto il Daspo".

"Capire cosa è successo, senza risse" - "E' molto facile in casi di questo genere cercare di buttare la questione in politica, in termini di scontro tra le parti. Ma ora è importante capire cosa è successo davvero e consentire alla magistratura di capire come sono andate le cose, chi ha sparato. Sperando innanzitutto che Ciro Esposito stia meglio", sottolinea il premier. Bisogna "trovarsi tutti d'accordo", senza "buttarla in rissa e cercare lo scontro politico".

Disposta consulenza balistica - Gli inquirenti della procura di Roma hanno disposto una consulenza balistica per ricostruire, tra l'altro, le distanze tra Daniele de Santis e i tre tifosi napoletani feriti. L'accertamento tecnico sarà utile per stabilire anche se questi ultimi abbiamo effettivamente preso parte al pestaggio di De Santis.

Pericolo ultrà, Roma-Juve anticipata - Si giocherà alle 17.45 la partita Roma-Juventus in programma domenica 11 maggio. Lo ha deciso il prefetto di Roma, Giuseppe Pecoraro, dopo aver consultato la Lega Calcio, l'Osservatorio nazionale sulle manifestazioni sportive e i rappresentanti provinciali delle forze di polizia.