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Roma, gay 21enne si suicida "Omofobi rendano conto a coscienza"

Il giovane ha lasciato una lettera dove si è dichiarato omosessuale. I genitori: "Non sapevamo del suo tormento". E' il terzo caso in soli 12 mesi nella Capitale. Mercoledì 30 manifestazione di protesta

28 Ott 2013 - 10:20
 © Ansa

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Tragedia a Roma. Simone D., di 21 anni, si è tolto la vita lanciandosi dall'undicesimo piano di un palazzo in via Casilina. Il giovane ha anche lasciato una lettera nella quale ha dichiarato di essere gay. Studente universitario, viveva con genitori ma non abitava nello stabile dove si è tolto la vita.

"L'Italia è un Paese libero ma esiste l'omofobia e chi ha questi atteggiamenti deve fare i conti con la propria coscienza", è quanto avrebbe scritto il giovane.

I genitori: "Non sapevamo del suo tormento" - "Eravamo ignari di questo suo tormento interiore. Non sapevamo che nostro figlio potesse essere omosessuale, né di questo suo disagio nei confronti dell'omofobia". E' quanto avrebbero riferito i genitori del 21enne. I familiari, increduli, hanno anche detto che il giovane non aveva problemi con nessuno.

Zingaretti: "Omofobia dramma straziante" - "Un altro suicidio di un ragazzo gay di 21 anni a Roma. Quello dell'omofobia è un dramma straziante a cui dobbiamo porre fine, lo dobbiamo a tutti i giovani e a tutte le famiglie perché è inaccettabile che simili drammi succedano ancora". Lo scrive sul suo profilo Facebook il presidente della Regione Lazio, Nicola Zingaretti.

I precedenti - Nella Capitale, con il suicidio della scorsa notte, è il terzo caso in appena dodici mesi. Lo scorso novembre un 15enne studente del liceo scientifico Cavour si era tolto la vita legandosi una sciarpa al collo dentro casa. Questa estate una nuova tragedia. "Sono omosessuale, nessuno capisce il mio dramma e non so come farlo accettare alla mia famiglia", aveva scritto un 14enne che si è suicidato gettandosi dal terrazzo condominiale, in zona Torraccia. Qualche mese prima, a maggio scorso, invece uno studente di 16 anni, di origini romene, si era gettato durante la ricreazione da una finestra del terzo piano dell'istituto tecnico che frequenta. Ma un'auto parcheggiata rallentò la caduta e il giovane si salvò.

Mobilitazione il 30 ottobre - Dopo il suicidio del 21enne, il mondo gay si mobilita e scende in piazza a Roma per sollecitare il parlamento ad approvare una legge contro l'omofobia. Lo farà mercoledì 30 nella Gay Street di Roma, in via di San Giovanni in Laterano. "Le parole del ragazzo che a 21 anni si è tolto la vita perché gay - ha affermato in una nota, il portavoce del Gay Center, Fabrizio Marrazzo - non possono restare inascoltate. Ha ragione, 'gli omofobi facciano i conti con la propria coscienza'. Dopo il terzo caso di questo tipo avvenuto a Roma negli ultimi mesi vogliamo richiamare l'attenzione delle istituzioni, della società, della scuola e del Parlamento che ancora non ha approvato una legge contro l'omofobia degna di questo nome. Mercoledì 30 ottobre dalle ore 22 organizzeremo una mobilitazione come momento di raccoglimento e di riflessione alla Gay Street di via di San Giovanni in Laterano proprio per dire basta all'omofobia e alla transfobia".

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