"Chi sarà il prossimo?". E' la domanda che lancia dal suo profilo Facebook, L'Ipocoana Nera, ossia Ercole, l'ennesima vittima di omofobia che il 22 settembre è stata brutalmente aggredita da uno skinhead alla fermata della metro Cipro, a Roma. L'aggressore lo ha colpito al volto "fracassandogli" l'arcata sopracciliare, mentre i due amici del nazista gridavano appellativi discriminatori contro di lui, che pochi attimi prima, alla domanda "che ci fai a quest'ora da solo", aveva risposto: "Aspetto il mio compagno". "Aggredito perché sono omosessuale. Ringrazio i gruppi parlamentari che si sono impegnati nella stesura di un'ottima legge sull'OMOFOBIA nonché le associazioni romane e nazionali OMOFILE per l'impegno costante dimostrato in questi mesi", scrive ora sul suo profilo L'Ipocoana Nera con un filo di amara ironia. Il suo racconto documentato sul sito dell'associazione "Fenice Gay"
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