I produttori laziali minacciano il divorzio dal consorzio del formaggio romano dop, che ha sede nell'isola
E' guerra del pecorino tra Lazio e Sardegna. Gli agricoltori laziali accusano i sardi di monopolizzare le politiche di gestione produttiva del formaggio e minacciano il divorzio dal consorzio del pecorino romano dop che, nonostante il nome, ha sede nell'isola. All'origine dello screzio, il sequestro in un caseificio capitolino di un formaggio che riporta "romano" nell'etichetta e che, quindi, secondo il consorzio, danneggerebbe la fama del prodotto. La guerra ha coinvolto anche la Coldiretti che è scesa in campo in favore degli agricoltori romani. Questi ultimi chiedono ora il riconoscimento del marchio dop per il loro cacio.