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Allarme per i "kit del suicidio" online attraverso il Canada: una vittima anche in Italia | Arrestato il venditore

Prima vittima nel nostro Paese una donna di 63 anni della Valsugana: la Procura di Trento indaga per istigazione al suicidio

Allarme per i "kit del suicidio" online attraverso il Canada: una vittima anche in Italia | Arrestato il venditore - foto 1
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Veri e propri kit del suicidio a base di "maschere facciali" e "nitrato di sodio" venduti online da Kenneth Law, un sedicente chef di Toronto, successivamente arrestato.

A lanciare l'allarme è l'Interpol del Canada che ha riferito di aver già bloccato "diversi siti internet" riconducibili all'uomo. La prima, e al momento unica, vittima italiana è un'insegnante di 63 anni, residente in Trentino, che il 4 aprile si è tolta la vita con il veleno acquistato online. Kenneth Law è accusato di consulenza e aiuto al suicidio.

 

 

La prima vittima in Italia: si indaga per istigazione al suicidio

 In Italia una donna si sarebbe già tolta la vita, utilizzando questo kit del suicidio. Si tratta di una 63enne della Valsugana, in provincia di Trento. Vani i tentativi di soccorso, nonostante la telefonata dei genitori della donna al 112 e l'intervento dei carabinieri. La Procura di Trento ha aperto un'inchiesta per istigazione al suicidio. Al momento il fascicolo è a carico di ignoti. I fatti risalgono al 4 aprile. A casa della 63enne sono intervenuti i carabinieri di Borgo Valsugana che hanno raccolto i reperti e hanno informato l'autorità giudiziaria. 

 

Corsa contro il tempo dell'Interpol per rintracciare gli altri acquirenti italiani

 Ora l'Interpol ha fatto scattare una vera e propria corsa contro il tempo per cercare di rintracciare gli altri otto acquirenti italiani, residenti in diverse località della penisola. La polizia criminale ha già allertato tutte le questure e le compagnie dei carabinieri. In Italia il kit, oltre che dell'insegnante trentina, è stato acquistato nelle province di Roma, Milano, Napoli, Monza, Lecco, Caserta, Bologna e Pavia. Persone che sono state tutte rintracciate dalle forze di polizia e che stanno tutte bene.
 

 

Arrestato il presunto venditore

 Le prime indagini hanno portato a un nome, quello del sedicente chef canadese Kenneth Law, che avrebbe ammesso di aver fornito il kit online a "centinaia di inglesi" con tendenze suicide e di aver spedito la sostanza da un ufficio postale di Toronto. L'uomo è accusato di consulenza e aiuto al suicidio. 

 

Nel Regno Unito si contano già quattro decessi e, secondo quanto riportato dal Daily Mail. Sempre secondo il quotidiano inglese, Law - vantandosi del fatto che alcuni acquirenti gli avevano detto che stava "compiendo l'opera di Dio" - avrebbe dato istruzioni su come usare il veleno a un giornalista sotto copertura che si fingeva un cliente interessato all'acquisto. Tra le 4 vittime inglesi ci sarebbe anche un giovane di 22 anni, Tom Parfett, residente nel Berkshire. 

 

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