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Per i bimbi che hanno avuto la malattia di Kawasaki non vi è alcuna prova scientifica che siano esposti a un rischio maggiore di contrarre il coronavirus o di una recidiva. Lo riferisce l'Istituto superiore di sanità. Studi descrivono una sindrome infiammatoria acuta fra bimbi e adolescenti, associata a positività per il virus o presenza di anticorpi che condividerebbe caratteristiche con la Kawasaki ma, secondo l'Oms, sarebbe una forma differente.