A "Mattino Cinque News" parla Roberto Russo: "Abbiamo monitorato ques'associazione a delinquere fin dall'inizio"
Denaro erogato dallo Stato per aiutare imprese e commercianti in difficoltà a causa della pandemia, finito in modo illecito nelle mani di professionisti che non ne avevano diritto. È la maxi-truffa scoperta dalla Guardia di finanza di Rimini, per un totale di 440 milioni di euro di fondi illecitamente percepiti.
"L'articolazione della truffa è stata il reperimento di numerosissimi prestanome, il coinvolgimento di oltre 116 società, al fine di non far emergere degli alert di rischio per non concentrare tutto su un'unica società", spiega a "Mattino Cinque News" il Maggiore della Guardia Di Finanza Roberto Russo. "Noi, invece, fin dall'inizio abbiamo potuto monitorare quest'associazione a delinquere, man mano che si allargava e si ramificava in tutta Italia".
Complessivamente sono 78 le persone indagate e 35 le misure cautelari emesse dal gip. "Per le singole pene, sommate, si arriva anche ai 12 anni, ovviamente con i vari profili di responsabilità", continua Russo. "I promotori dell'associazione rischiano le pene maggiori, mentre gli associati hanno un profilo già meno grave. Si tratta comunque di pene tutte punite severamente".