Il tribunale ha respinto la richiesta
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Alessandra e Allegra Gucci, figlie di Patrizia Reggiani, condannata in qualità di mandante dell'omicidio del marito Maurizio Gucci, ucciso nel '95 a colpi di pistola in via Palestro, a Milano, hanno chiesto che la loro madre venisse affidata a loro. Ma il tribunale ha respinto la richiesta. Lo riporta il Giornale.
Come si legge sul quotidiano, le due sorelle, che "sono sempre state vicine alla madre", hanno chiesto al tribunale di revocare l'amministratore di sostegno, il tutore Marco Accolla, "che ogni anno riceve un emolumento di 170mila euro, e di prendere il suo posto. I costi, dicono, sono insensatamente alti, mentre nel frattempo i beni di Patrizia - compresa la villa gotica di via Andreani - vengono venduti a prezzi che le due sorelle considerano troppo bassi".
Tuttavia, il giudice tutelare Cristina Bassi ha respinto la richiesta: "Non può che apprezzarsi l'attaccamento e l'interessamento che le figlie hanno dimostrato e dimostrano nei confronti della madre, ben venga che siano riuscite prima a mantenere e poi a ritrovare con la stessa un equilibrio", ma - riporta il Giornale - "è 'quanto meno altamente inopportuno' che Allegra diventi tutore 'della propria madre in ragione dei gravi fatti dei quali la stessa beneficiaria si è resa colpevole' in danno delle proprie figlie".
Una decisione che ha lasciato contrariate Alessandra e Allegra, specialmente "dopo una serie di scelte della magistratura milanese che hanno ritenuto inspiegabili". Il Giornale fa alcuni esempi: "Quando Patrizia ottiene il diritto a gestire una piccola cifra per le esigenze quotidiane, il giudice autorizza ben 30mila euro al mese; è lo stesso giudice a nominare come amministratore di sostegno l'avvocato Pizzi, nonostante già la perizia del 2019 documentasse che a suggerirlo a Patrizia era stata la Canò (Loredana Canò, compagna di cella, poi assistente e amica fidata di Patrizia Reggiani, condannata a 6 anni e 4 mesi di carcere per circonvenzione di incapace e peculato, nel processo con al centro la gestione dell'eredità milionaria lasciata a lady Gucci dalla madre Silvana Barbieri, ndr); per il funerale di Silvana Reggiani, alla presenza di poche persone, vengono spesi 36mila euro; il grande palazzo di Monza, il Cam, viene venduto a 4 milioni invece che a 9; vengono stipulate polizze sulla vita di Patrizia, a favore del migliore amico di Pizzi, e direttamente della Canò". "Come è possibile che tutto ciò sia accaduto sotto la supervisione di un giudice tutelare?", si sono chieste le sorelle Gucci.