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Gessica Notaro, niente attenuanti per Edson Tavares | La Cassazione: "No a sconti per chi punisce l'ex con l'acido" 

La Suprema Corte ha negato la concessione delle attenuanti al 33enne condannato definitivamente a 15 anni, 5 mesi e 15 giorni di reclusione per aver sfregiato la modella romagnola

"Nessuna frustrazione amorosa, per quanto dolorosa può contribuire ad attenuare la gravità della condotta di chi procura sfregi permanenti - come quelli prodotti dal lancio dell'acido - all'ex partner. Specie se le lesioni gravissime sono frutto di un piano ordito con "lucida preordinazione di mezzi e modi e non soggetta a inscriversi in un contesto emotivo sopraffattorio della emotività". Questo il verdetto della Suprema Corte di Cassazione, che ha negato la concessione delle attenuanti al 33enne condannato definitivamente a 15 anni, 5 mesi e 15 giorni di reclusione per aver sfregiato la sua ex, la modella romagnola Gessica Notaro.

Aggressioni con lʼacido: i casi più noti

Codice rosso - Soffermandosi sulle lesioni gravissime procurate dal lancio con l'acido corrosivo, i supremi giudici hanno rilevato che la "gravità di questa condotta (deformazione dell'aspetto della persona con lesioni permanenti al viso), è stata anche oggetto di recente attenzione del Parlamento, che con la legge n.69/2019 cosiddetto "Codice rosso" ha previsto un apposito reato per le lesioni aventi tali caratteristiche".

 

Il caso Notaro - Nel caso di Gessica Notaro, non ha trovato applicazione la nuova norma in quanto l'aggressione da lei subita la sera del 10 gennaio 2017 nel condominio della sua abitazione a Rimini, è avvenuta prima della nuova norma. Ma tutta la vicenda è stata considerata comunque nella sua gravità e, rileva la Cassazione,  risulta pertanto "logica" la scelta di "introdurre e contestare all'imputato l'ulteriore gravissimo reato di lesioni nel processo per stalking, nell'ambito dell'atteggiamento persecutorio di Edson Tavares nei confronti della sua ex. Così "gli ermellini" hanno risposto alle obiezioni dei legali del 33enne capoverdiano, mirate a sostenere che Tavares era stato processato due volte per lo stesso fatto.

 

Il racconto di Gessica - La Corte di Cassazione ha dato pienamente credito alla deposizioni di Gessica Notaro, che da poco grazie all'ennesimo intervento chirurgico ha ritrovato la serenità e il suo splendido sorriso. Un racconto "non animato da intento calunnioso o vendicativo" verso l'uomo che l'ha sfregiata con l'acido, tanto che la ragazza "non si è mai indotta a querelare o denunciare l'imputato per non rovinarlo" e questo nonostante lui la "costringesse di fatto a condurre una vita limitata, angosciosa e 'blindata', salvo i rari momenti di esasperazione scatenati dal comportamento contraddittorio ed egoista di lui".

 

Minacce e stalking - Nel verdetto, la Suprema Corte ricorda che a partire da maggio 2016 - dopo che la relazione tra i due era finita e Gessica non intendeva riallacciarla - e poi fino all'agosto 2016, quando Edson Tavares viene prima colpito da ammonimento e poi dal divieto di avvicinamento alla vittima e di non uscita notturna, si fanno via via sempre più "allarmanti e vendicativi" i messaggi di minaccia che lui invia alla ragazza.

 

Il verdetto - La circostanza che la modella romagnola abbia cercato per timore di peggiori conseguenze di "non esasperare ulteriormente l'imputato nelle sue manifestazioni di rabbia e di ira" dimostrando in qualche occasione un atteggiamento compassionevole" non indica certo - spiega il verdetto - che era venuto meno il comportamento persecutorio di Tavares. Tuttavia questo atteggiamento "solidaristico" adottato talvolta dalla Notaro "per non acuire" gli atti violenti dell'ex partner "non è servito ad impedire il precipitare degli eventi con l'aggressione con l'acido". 

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